Mito
Sabina Ciuffini, l'attacco a Laura Boldrini: "I nomi al femminile? Tutte cazzate, lei fa danno alla causa"
Sabina Ciuffini non è stata solo la prima "valletta parlante" accanto a Mike Bongiorno, ma un vero e proprio "simbolo della rivoluzione sessuale", come dice lei con orgoglio paragonando le sue minigonne nella Rai bigotta degli anni Settanta all'ombelico di Raffaella Carrà. Oggi albergatrice, è una convinta femminista, ma con la retorica politicamente corretta che ormai domina oggi non ha niente a che fare. Lo fa capire senza fronzoli in un'intervista al Fatto quotidiano, quando viene provocata sul tema tanto caro alla presidenta della Camera, Laura Boldrini, che vuole declinare al femminile qualunque cosa: "Ma chi se ne frega! - taglia corto la Ciuffini - Ci impuntiamo sui dettagli. Le donne hanno dei problemi più gravi. L'eccesso del politicamente corretto, di perfezionismo, di inguenuità, di timidezza, di scrupoli nei confronti degli uomini. Il dibattito si schiaccia su queste cazzate, ma è un depistaggio". Non risparmia parole dure anche contro la stessa Boldrini: "Io credo che lei sia in buona fede, ma che abbia fatto molto male alla causa: cose come queste sono un boomerang. Chi sta a casa e vede, invece che culi e tette, un talk show su queste sciocchezze, in un secondo cambia canale".