Marco e Michele con le valigie in mano

Servizio Pubblico, Parenzo vende le sue quote

Sebastiano Solano

Il braccio mediatico dell'antiberlusconismo sta per perdere la sua punta di diamante: Michele Santoro, e quindi Marco Travaglio, per i quali questa potrebbe essere l'ultimo anno di televisione su La7. Il cambio di proprietà dell'ex emittente Telecom, con l'arrivo di Urbano Cairo, sta infatti scompaginando l'intero palinsensto televisivo del terzo polo televisivo. I segnali ci sono tutti.   Due personaggi scomodi - Che Servizio Pubblico fosse una trasmissione invisa al centrodestra è cosa nota .Ma ora, dopo il violento attacco di Travaglio al neo presidente del Senato Pietro Grasso, i due non godono più della 'protezione' del centrosinistra. E alla sinistra, tra le altre cose, nemmeno la partecipazione di Silvio Berlsuconi alla mitologica puntata durante la campagna elettorale è mai andata giù. Cairo, insomma, si ritroverebbe in casa due personaggi - Travaglio e Santoro - decisamente scomodi. Scaricati dal Pd - C'è da aggiungere, poi, che dopo i fendenti di Travaglio a Grasso, non sono ben visti nemmeno all'interno de La7. Con Corrado Formigli, dopo le polemiche sull'invito a Grasso nella sua trasmissione, la rottura è totale. Gad Lerner ha definito i rifiuti di Travaglio di andare a Piazzapulita "vezzi da star". E nemmeno Enrico Mentana, dicono, sia rimasto molto contento della presa di poszione del vice-direttore de Il Fatto.  Quote vendute - Sono tutti piccoli indizi. A cui si nelle ultime ore se n'è aggiunto un altro, ben più "pesante". Il patron di Telelombardia, Sandro Parenzo, azionista della società produttrice di Servizio Pubblico (la Zerostudio's), si è disfatto della sua quota del 5% della società. La quota del programma di Santoro&Travaglio è stata venduta alla Editoriale Il Fatto, la società che edita Il Fatto Quotidiano. Secondo i rumors, dietro questa mossa di Parenzo ci sarebbero le difficoltà sul rinnovo del contratto di Santoro, che potrebbe essere presto scaricato dalla rete di Cairo. Poiché un ritorno in Rai del teletribuno appare improbabile (ancor più improbabile il ritorno a Mediaset), il suo Servizio Pubblico rischia di tornare soltanto allo streaming. Insomma, il "diamante" perde valore. E Parenzo se ne libera...