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Servizio Pubblico, lo show di Michele Santoro in italiano: peggio di Renzi in inglese
E' tornato Michele Santoro. Dopo gli insulti ai colleghi, le foto da bambino sue e di Giulia Innocenzi, l'annuncio di una prossima ritirata dal piccolo schermo, riparte Servizio Pubblico. Come tutte le puntate, anche quella che apre questa edizione della trasmissione, inizia col consueto monologo del teletribuno. Si parla di Matteo Renzi, ovvio. Michelone lo sfotte per l'inglese. Il punto è che si fatica a stargli dietro, a Santoro: "Gud lac,itali, tuitte, uor, gerls". Ci infila di tutto, Michele. Riferimenti all'articolo 18, a twitter, alle riforme mancate, agli editoriali velenosi. Ci infila di tutto fingendosi Renzi, un Renzi che parla malissimo l'inglese appunto. Poi si auto-cita: "E basta con 'sti talk. Sono troppo lunghi: timing, maremma maiala". E ancora, giusto per citare una frase pronunciata dal Santoro in versione Renzi: "Speriamo non intervengano the war and the terrorism, potrebbero cambiarmi l'agenda". E via con altri inglesismi. Impossibile stargli dietro. Un'idea sul perché di questo show ce l'ha Pier Luigi Battista, firma del Corriere della Sera. L'idea la esprime su Twitter, dove scrive due tweet. Il primo: "La sbronza triste di Santoro". Il secondo: "Ubrianchezsza di Santoro è preoccupante proprio". Vuoi vedere che aveva ragione?