L'intervista
Emma single e felice: "Vendo perché ho talento e all'amore non ci penso"
di Simona Voglino Levy Canta che ti passa. E a Emma Marrone, astro ascendente del pop nostrano, sta riuscendo molto bene. Indole da leonessa e presenza scenica da rocker si è sbarazzata del gossip che voleva inghiottirla. Trangugiato il boccone amaro del tradimento del suo ex, Stefano De Martino, che l’ha mollata per la dea Belén, Emma non si è arresa. Ha continuato a cantare. Pare le sia passata. E riempie da sei mesi ogni palazzetto che tocca. Alla faccia di gossip e tradimenti. E anche degli intellettuali che stigmatizzano qualsiasi cosa abbia origine dal talent show di Maria De Filippi. La musica è in crisi, ma lei con il suo tour «Sarò libera» ha registrato il tutto esaurito ovunque. Ci svela il suo segreto? «Non so come faccio, me lo sono chiesta anch’io. Credo di essere molto, molto fortunata. E la gente mi sta ripagando della mia serietà e della mia dedizione». Però «Amici» l’hanno fatto in tanti che non hanno avuto il suo successo. «Allora forse ho talento davvero. Oltre alle bacheche di Facebook, riempio anche i palazzetti. Hanno detto che le mie vittorie erano sospette. Ma vedere la gente che compra il biglietto per venirmi ad ascoltare e gli spalti pieni, è la riprova che piaccio veramente». Cosa risponde a chi insinua che il suo di boom sia stato aiutato dal gossip che l’ha riguardata? «Che non è così e si vede. C’è tanta gente che sta ogni giorno sui giornali, ma non la vedi tanto lavorare in giro. In questa robetta qua non ci sarei mai voluta entrare, io continuo a lavorare. Non mi ha aiutata il gossip, mi ha messa molto in crisi: non ci sono abituata, non mi serve e non mi piace». Finito il tour, che progetti ha? «Probabilmente lavorerò al disco nuovo». Ha dichiarato che si sta volendo più bene e dedica più tempo a se stessa? Cioè? «Sono sempre in giro, viaggio. Passo tanto tempo con le mie amiche. Mi valorizzo, sono la regina di me stessa». Fazio ha detto di non volere minorenni, né ex-concorrenti di talent show al suo Sanremo. Cosa ne pensa? «Ognuno è libero di fare ciò che meglio crede. Mi dispiace che certe cose, un po’ discriminanti, vengano proprio da lui che ha fatto girare tutto il suo mondo intorno al cercare di capire gli altri. Dopo di che: non sono minorenne e nonostante abbia fatto «Amici» sto lavorando tantissimo. Mi spiace per altri che, siccome hanno partecipato al programma, vengono discriminati. Come se quelli che hanno fatto «Amici» fossero talebani». Ma perché tutto questo pregiudizio, secondo lei? «Il talent è diventato uno scudo di difesa per non ammettere le capacità, innanzitutto di Maria De Filippi che ha tirato fuori delle bombe atomiche, e poi anche dei ragazzi. Ormai fa moda prendersela col suo programma». L’anno scorso ha vinto il Festival con una canzone «sociale» e amara. Da giovane, che prospettiva vede per i giovani in Italia? «In questo Paese non ci sono grandi prospettive. E lo dice una che prima di cantare era il prototipo della precarietà». Andrà a votare? «Dipende dai miei impegni, non ho residenza a Roma. Probabilmente non voterò. Come sempre». Dopo «Resta ancora un po’», la canzone scritta per il suo collega e amico Antonino, intende proseguire la strada cantautoriale? «Mi piacerebbe moltissimo, per il nuovo disco vorrei tirarne fuori un paio». La grande novità di questo tour, oltre agli archi, è che adesso suona anche la chitarra (apre ogni concerto con tre acustici chitarra e voce, ndr). «Per me la chitarra coronava il momento intimo in cui scrivevo le mie cose. A casa. Mi hanno spinta a farlo in pubblico, e devo dire che mi piace». Ad «Amici» la rivedremo? «Se mi verrà proposto, credo che non mi tirerò indietro». Si vocifera che ci sarà anche Vecchioni... «Allora veramente ci sarà da divertirsi». Di ammiratori ne ha tanti. All’amore ci pensa in questo momento della sua vita? «Sincera»? Assolutamente. «Non me ne frega niente: non sono fidanzata e non ho amanti. Sto scoprendo cose nuove». Tipo? «Sono molto concentrata su di me. Esco tanto, viaggio. Mi diverto come una matta. In questo momento, di accollarmi un amore non ci penso proprio».