L'evento
Swedish House Mafia, album e tour d'addio per il trio che ha demolito dancefloor e classifiche
Ultimo disco, ultimo tour e poi gli Swedish House Mafia ritornano ad essere Axwell, Steve Angello e Sebastian Ingrosso. Until Now è il modo perfetto per farlo, è la miglior sintesi di un pezzo di strada fatta insieme, di un percorso in cui tre concezioni diverse di intendere la musica da ballo non hanno mai smesso di evolversi e contaminarsi, dando vita ad uno stile potente, riconoscibile, ormai imitatissimo e sempre in grado di trasmettere qualcosa a chi ascolta. Su il volume - Sarebbe fantastico se almeno una volta all'anno un dj rockstar del livello e con le risorse del trio svedese realizzasse un album/compilation come Until Now. La formula - un mix di brani solistici, collaborazioni da urlo (dai Coldplay ad Usher), bootleg e remix a gogò, la stessa insomma del precedente Until One - è perfetta e non mostra affatto la corda. Anzi, riserva pure stavolta sorprese niente male. Un esempio su tutti è quell'incrocio ipnotico tra Raise Your Head di Alesso ed Epic di Sandro Silva & Quintino. L'apoteosi resta però il finale, in cui Save The World incontra prima Heart Is King di Axwell e poi una bomba elettronica da urlo libero come Punk di Ferry Corsten. Anche l'apertura, affidata all'appuntita Greyhound, è folle, forte. Il resto è un alternarsi di adrenalina (si pensi all'aggressiva Antidote Feat. Knife Party, ad Atom dei nostri Nari & Milani con sopra la voce di Deborah Cox in Leave The World Behind, alla rievocativa Reload di Ingrosso & Tommy Trash o alla tamarra Calling) e fasi più melodiche e cariche di emozione (si parte con In My Mind di Ivan Gough & Feenixpawl & Georgi Kay rivista da Axwell e si continua con le hit Don’t You Worry Child, Save The World e One, quest'ultima abbinata alla bellissima You Got The Love secondo i Florence + The Machine e Mark Knight). L'ultimo spettacolo - In altre parole, un cd per cui vale la pena alzare un po' il volume. Ma soprattutto una colonna sonora coi fiocchi per l'impegnativo One Last Tour, che parte con numerosi concerti già sold out il 16 novembre da Dubai e, dopo la bellezza di 26 date, termina tra sicuri fuochi d'artificio e l'ultimo bagno di folla il nove marzo 2013 a Los Angeles, magari sulle note di Euphoria del versatile Usher. Dal giorno dopo, non sarà facile rinunciare a un brand che ha stravolto in modo radicale le loro carriere, trasformando tre dj bravi e di buona fama nel mondo underground in stelle della musica dal cachet stellare e dal record a portata di mano: l'ultimo riguarda Don't You Worry Child, che nella Uk Single Chart fa marameo ad Adele e arriva in vetta e oggi supera i 15 milioni di clic su Youtube. Sarà comunque un modo per rimettersi alla prova, lanciare altre sfide e proporre nuove sonorità. Per poi, chissà, riunire un giorno forze e idee e dare inizio ad un'altra bella storia, come questa. E sempre un po' per gioco, come stavolta.