Che tempo che fa del lunedì

Riecco Fazio e Saviano: è campagna elettorale

Nicoletta Orlandi Posti

La coppia d’oro della tv è tornata in video. Ieri sera, in prima serata su RaiTre, Fabio Fazio e Roberto Saviano hanno inaugurato il nuovissimo Che tempo che fa del lunedì, annunciato sull’apposito sito web da una toccante foto in bianco e nero dello scrittore, ritratto con la consueta espressione pensierosa, variante della tradizionale posa da editorialista con il pugno sotto il mento.  Poco prima della puntata, fra l’altro, sono andati in onda alcuni vecchi sketch di Franco e Ciccio. Che RaiTre abbia voluto stabilire una singolare continuità tra le due coppie?      Fuoco alle polveri, dunque, la stagione rovente della televisione progressista è iniziata, giusto in tempo per l’inizio della campagna elettorale. E l’evento principale è appunto  Che tempo che fa, divenuto il rito più sacro del progressismo italico. Per celebrare la messa d’inizio anno - introdotta dalle note del santino De Andrè -  ecco il ricordo del «martire laico» Mauro Rostagno, giornalista ucciso dalla mafia, di cui la figlia racconta la storia. A fare da chierichetti nella sinistra liturgia, il comico Paolo Rossi e Massimo Gramellini, vicedirettore della Stampa con la passione per le storie d’amore. Il quale scodella un bello spot alla legge «anti corruzione», poi si mette a parlare di Filippo Penati. Gramellini ne chiede le dimissioni, ci mancherebbe, ma ovviamente evita di ricordarne il ruolo ai vertici del Partito democratico in qualità di braccio destro di Pier Luigi Bersani. Quanto a Paolo Rossi, batte sempre sul medesimo tasto. Qualche battuta sulla Chiesa che non vuol concedere il matrimonio gay, un po’ di ironia sul «maiale» Fiorito che spreca i soldi pubblici. Segue, tanto per restare in ambito religioso, l’intervista al cardinale Camillo Ruini. Anche se non si capisce bene se sia  Ruini a benedire Saviano o viceversa. Propendiamo per la seconda ipotesi, dato che Roberto arriva dopo il porporato: la star è lui, non c’è dubbio.    leggi l'articolo completo di Malabarba su Libero in edicola oggi, 2 ottobre 2012