Il vicepremier grillino

Luigi Di Maio: "Siamo stati troppo puri, ora testa bassa e lavorare"

Cristina Agostini

"Forse al principio siamo stati troppo silenziosi, troppo puri, se questa è una colpa me la prendo. Ma sappiamo di aver fatto tanto, faremo ancora tanto e siamo sicuri che i cittadini lo capiranno". E' un'intervista amara quella che rilascia Luigi Di Maio al Corriere della Sera mentre si delinea la catastrofe del Movimento 5 stelle: "La bassa affluenza ci ha penalizzato, è vero, ma lo sapevamo. Quindi nulla di nuovo, ora testa bassa e lavorare". E ancora: "Prendo atto che la nostra gente si è astenuta e attende risposte e noi queste risposte gliele vogliamo dare", "non è la prima volta che attraversiamo un momento di difficoltà, sapremo uscirne come sempre". Poi come se volesse scacciare il pensiero della sua fine politica: "Ad ogni modo restiamo l'ago della bilancia in questo governo". Leggi anche: "Sottrazione diretta di voti". Mentana vede i dati e sbianca: Lega, l'impresa storica in casa M5s Matteo Salvini, continua Di Maio, lo vedrà presto: "Spero che già in settimana si riuscirà a fare un vertice di governo, in serenità, e lavorare ognuno ai suoi dossier".  Poi lancerà la ristrutturazione del Movimento: "Nelle prossime settimane ci saranno delle novità", "ci sarà uno scatto in avanti sull'organizzazione, saranno individuati dei responsabili specifici di area e un centro di coordinamento più capillare nelle Regioni e nei Comuni".