Sostenibilita
Nel 2013 consumate 27,3 milioni di tonnellate di biomasse legnose
Roma, 18 feb. - (Adnkronos) - Nel 2013 sono state consumate 27,3 milioni di tonnellate (Mt) di biomasse legnose, suddivise in 19,3 Mt di legna da ardere (71%), 4,7 Mt di cippato (17%), 3,3 Mt di pellet (12%). I dati arrivano dall'Aiel, Associazione italiana energia dal legno che sarà partner tecnico di Progetto Fuoco, che inizia domani presso Veronafiera. Il totale biomasse legnose viene consumato per il 68% in apparecchi per il riscaldamento domestico (principalmente stufe e camini a legna e pellet); 19% in caldaie ad uso domestico, civile e industriale; 14% per il teleriscaldamento, la cogenerazione e l'energia elettrica. Le biomasse legnose hanno prodotto una quantità di energia complessiva pari a 9 milioni di tonnellate equivalenti petrolio (Mtep), il 95% destinata a produrre energia termica e il 5% energia elettrica. Rispetto al Piano Nazionale per le Energie Rinnovabili che prevedeva al 2020 un obiettivo di energia termica prodotta dalle biomasse solide pari a 5,2 Mtep, al 2013 abbiamo raggiunto 8,55 Mtep. Complessivamente in Italia sono state installati 9,4 milioni di apparecchi domestici (stufe, cucine, camini, inserti) alimentati a legna da ardere e a pellet. Negli ultimi anni, afferma Marino Berton, presidente di Aiel, "il settore del pellet ha avuto un grande successo, gli apparecchi a pellet complessivamente sfioriano i 2 milioni di installazioni. Per quanto riguarda le installazioni di caldaie a pellet, legna e cippato destinate al riscaldamento domestico e per uso civile e industriale, il parco impianti assommano fino al 2013 a 800mila unità". La superficie forestale in Italia è di quasi 11 milioni di ettari, un'area pari al 37% del territorio nazionale (Eurostat). Rispetto al dopoguerra i boschi nazionali sono raddoppiati. L'aumento della superficie boscata registrato nell'ultimo secolo nel nostro paese è principalmente dovuto alla ricolonizzazione spontanea di terre agricole e pascolive abbandonate (Mipaaf Piano Foresta - Legno 2012-2014). I prelievi legnosi annui in foresta, secondo le rilevazioni ufficiali, non superano i 7,5 milioni di metri cubi, dei quali quasi il 70% sono destinati ad un utilizzo energetico. Ciò significa che soltanto il 24% dell'incremento medio annuo dei nostri boschi viene utilizzato, dato che colloca l'Italia con un tasso di prelievo tra i più bassi d'Europa (penultimo posto). Gli oliveti e i vigneti italiani coprono una superficie di circa 2 milioni di ettari e, oltre a ai nostri ottimi vini e olio di oliva, si producono ogni anno circa 2 milioni di tonnellate di potature che, se fossero destinate a fini energetici anziché essere bruciati a cielo aperto, potrebbero generare fino a 10 milioni di Mwh primari. Il settore del riscaldamento da biomasse, commenta Berton, "sta perseguendo in questi anni sfide come la qualità, l'innovazione e la sostenibilità. Il sistema di incentivi attivati dal 'Conto Termico', sul quale abbiamo formulato un giudizio positivo, non esprime ancora tutte le potenzialità attese. E' necessario attivare una campagna di comunicazione vera e propria, così come già realizzato per le detrazioni fiscali (eco bonus) e una semplificazione dei meccanismi di accesso (portaltermico) che risultano eccessivamente complicati soprattutto per gli apparecchi domestici a biomasse".