Sostenibilita
Gfk Eurisko, solo il 36 per cento degli italiani si attiene a data di scadenza sui prodotti
Roma, 4 feb. - (Adnkronos) - Complice la crisi economica, gli italiani sono sempre più attenti a ridurre gli sprechi alimentari. Lo rileva l'indagine realizzata da GfK Eurisko con la collaborazione di Auchan e Simply secondo la quale il 54% degli intervistati controlla quotidianamente il frigorifero, il 65% controlla almeno una volta al mese la dispensa, solo il 36% dichiara di attenersi rigorosamente alla data di scadenza dei prodotti riservandosi di valutare personalmente la qualità dei prodotti scaduti prima di buttarli. E il 45% si dichiara favorevole alla vendita a prezzi scontati di alimentari non deperibili scaduti. La ricerca ha permesso anche di quantificare le dimensioni dello spreco alimentare domestico in Italia. Sulla base dei dati rilevati si è stimato che ogni anno in media una famiglia italiana butta 49 kg di cibo e dunque complessivamente vengono sprecati 1,19 milioni di tonnellate di alimenti. In termini economici questo corrisponde a circa 7,65 miliardi di euro (316 euro per famiglia). La quantità di cibo sprecato risulta più un poco più alta nelle regioni meridionali e nelle fasce di reddito più elevato. L'indagine, inoltre, ha consentito anche di "pesare" lo spreco annuale per le diverse tipologie di alimenti. Gli sprechi maggiori riguardano la verdura (10,7 kg), la frutta (9,9 kg), il pane (9,1 kg), e la pasta (6,0 kg) mentre minori risultano le quantità sprecate per gli alimenti più costosi: la carne (4,5 kg), i formaggi (2,1 kg), il pesce (1,8 kg), i surgelati (1,8 kg) e i salumi (1,2). Infine, oltre il 70% ritiene che sia molto importante sensibilizzare i cittadini sui temi dello spreco e attribuisce un ruolo primario ai cittadini stessi che potrebbero svolgere un efficace ruolo educativo nei confronti dei più disattenti, in particolare delle generazioni più giovani.