sostenibilita

Rigenerare conviene alle tasche e all'ambiente

AdnKronos

Roma, 9 ott. - (AdnKronos) - Stando ai dati diffusi dall’organizzazione internazionale Basel Action Network, in Italia, appena il 40% dei Raee (Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) viene smaltito in maniera adeguata. Questo vuol dire che più di 1 dispositivo su 2, a fine vita, viene gettato nelle comuni discariche ma così, oltre ad apportare un danno all’ambiente, non si recuperano materie come rame, ferro, alluminio, argento, oro, piombo e mercurio, di cui sono composti questi oggetti. Senza contare che il dispositivo gettato via potrebbe essere rigenerato e tornare a nuova vita: un segmento di mercato in continua crescita che, si stima, nel 2020 in Europa varrà oltre 10 miliardi contribuendo a risolvere il problema dello smaltimento dei Raee. Nonostante i devices rigenerati possano garantire prestazioni equiparabili ai dispositivi nuovi, a fronte di una spesa nettamente inferiore, ancora oggi continuano a trovare delle resistenze tra i consumatori, che temono di incappare in acquisti di breve durata e dubbia efficienza. La startup. "Chi li ha provati, invece, torna ad acquistare dispositivi rigenerati in oltre l’80% dei casi, forte segnale di una profonda soddisfazione", dicono Peter Windischhofer, Kilian Kaminski e Jürgen Riedl, fondatori della startup Refurbed, che si occupa proprio di prodotti tecnologici rigenerati ai quali applicano una garanzia di un anno, estendibile su richiesta, proprio a testimoniare l'affidabilità di questi dispositivi che costano mediamente il 40% in meno rispetto al modello acquistato nuovo. In più, per ogni acquisto Refurbed pianta un albero. Fondata in Austria nel febbraio 2017, Refurbed in Europa ha superato i 100mila clienti e nell'ultimo anno, fa sapere, ha ricevuto moltissime richieste di computer e smartphone da parte di uffici e aziende.