sostenibilita

Mercurio nel tonno in scatola? Falso mito

AdnKronos

Roma, 24 set. - (AdnKronos) - I valori di mercurio registrati sul peso fresco del muscolo di tonno in scatola sono inferiori a 0,5 milligrammi per chilo, nettamente al di sotto del limite massimo fissato dal Regolamento (CE) 1881/2006, pari a 1 milligrammo per chilo, che definisce i limiti massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari e dalla normativa italiana. Questi i dati emersi dall’indagine condotta dalla Stazione Sperimentale per l’industria alimentare in scatola (Ssica) per rilevare il contenuto totale di mercurio, così come il selenio, presente nel tonno in scatola prodotto e /o commercializzato sul territorio nazionale. Lo studio sfata il falso mito legato alla presenza di mercurio nelle lattine dopo aver analizzato la produzione di 15 aziende associate (il 90% delle conserve di tonno sul mercato nazionale) esaminando le confezioni di tonno in scatola da 80 grammi in olio d’oliva, il formato più consumato nel nostro Paese, della specie pinna gialla e tonnetto striato. L’indagine, inoltre, ha confermato valori molto rispettabili di selenio, capace di mitigare la tossicità del mercurio: oltre 500 microgrammi per chilo. “Questo è un dato molto importante perché il selenio è un antagonista del mercurio: legandosi ad esso impedisce che svolga la sua azione tossica sui tessuti - dichiara la nutrizionista Elisabetta Bernardi - L’indagine conferma quindi che il pesce, sia esso fresco che in scatola apporta nutrienti essenziali per la nostra salute, in particolare proteine di alta qualità, vitamine, minerali e soprattutto grassi Omega-3. Un consumo almeno bisettimanale di pesce, infatti, è necessario perché grazie ad esso il corpo umano riesce ad assumere particolari sostanze che non è in grado di produrre in modo autonomo, ma che sono estremamente rilevanti per la salute”. L’industria controlla sistematicamente la materia prima che impiega nei propri prodotti impiegando tecnologie avanzate per garantire la massima qualità e sicurezza, servendosi anche di enti terzi e indipendenti. “Noi di Bolton Food effettuiamo regolarmente controlli lungo tutta la filiera e oltre 15.000 analisi l’anno solo sul mercurio e l’istamina: nelle confezioni di tonno Rio Mare, ad esempio, i livelli di mercurio sono mediamente 10 volte inferiori ai limiti previsti dalle leggi europee (1mg/Kg), per un valore medio annuo di 0.16 mg.", afferma Luciano Pirovano, Sustainable Development Director presso Bolton Food. "Per noi di Bolton Food - aggiunge - la qualità e la sicurezza rappresentano una priorità non negoziabile, per questo ai controlli sul mercurio e l’istamina si aggiungono ogni anno oltre 8.000 analisi sulle materie prime, circa 50.000 sono invece i controlli organolettici sul prodotto finito e più di 6.000 le analisi su prodotti finiti”. Il pesce in scatola è privo di conservanti: la conservazione del prodotto a lungo termine è garantita dall’ermeticità della confezione e da un semplice trattamento termico, unito alla presenza di olio. Un altro aspetto oggetto spesso di fraintendimenti riguarda l’apporto di sale, un dato che va considerato alla luce della frequenza di consumo effettiva che è di 1 o 2 volte a settimana. Come indicato nelle banche dati di composizione degli alimenti nazionali e internazionali, una scatoletta di tonno sott'olio (52 g, sgocciolato) contiene infatti una quantità di sale simile a quella contenuta in 50g di pane, alimento che invece accompagna quasi ogni pasto degli italiani. Rio Mare è da anni impegnata nel diffondere i benefici nutrizionali del pesce e di una corretta alimentazione. La nutrizione, insieme alla sostenibilità della pesca, al rispetto per l’ambiente e al benessere sociale è una delle aree di azione della “Qualità Responsabile”, il progetto di Bolton Food (Rio Mare) di Corporate Social Responsibility che esprime l’impegno aziendale per una Qualità a 360° perseguita responsabilmente, nel rispetto dell’ambiente e delle persone, lungo tutta la filiera, dal momento in cui il pesce viene pescato fino a quando il prodotto arriva sulla tavola dei consumatori.