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Ricerca, clima, volontariato: Axa Italia presenta il report di Sostenibilità

AdnKronos

Roma, 5 lug. (AdnKronos) - Oltre 2500 attori fra ricercatori, startup, studenti, giovani innovatori e talenti digitali coinvolti per creare idee ad alto impatto sociale; 16,5 milioni di euro investiti nella ricerca di eccellenza italiana sui rischi; sedi certificate a basso impatto ambientale. Sono alcuni dei numeri del report di sostenibilità 2018 di Axa Italia presentato in occasione della CR Week 2019, la settimana che ogni anno Axa Italia dedica alla sostenibilità e alla responsabilità d’impresa. Tra i punti chiave del report, il tema 'Diversity ed Empowerment al femminile': Axa ha raggiunto nel 2018 la parità di genere nelle promozioni e assunzioni; il 40% del Management Committee è formato da donne; la squadra di management è composta per il 50% da donne; Axa Italia ha creato Angels for Women, il primo network di Business Angel donne in Italia che supporta startup al femminile. Sul fronte 'Engagement e volontariato': 1400 persone coinvolte in 35 iniziative con oltre 20 Onlus, che corrispondono a 4300 ore di volontariato e a un valore monetario di quasi 120.000 euro; apertura a Milano di Punto Donna di WeWorld per aiutare concretamente donne vittime di violenza attraverso attività di orientamento e formazione per un reinserimento sociale e lavorativo. 'Innovability': oltre 2500 attori fra ricercatori, startup, studenti, giovani innovatori e talenti digitali per creare idee ad alto impatto sociale; 16,5 milioni di euro investiti nella ricerca di eccellenza italiana sui rischi (più di 50 progetti di ricerca sostenuti in 10 anni, una nuova Cattedra Axa nel 2018 sulla cura dei deficit visivi); 2 hackathon per progettare nuovi servizi digitali, con una idea (#HouseInventory) già integrata nell’app My Axa; creazione della startup interna, #Innovation Hub. 'Climate change': Axa ha scelto di disinvestire 2,4 miliardi di euro da carbone e fonti energetiche inquinanti e di investire 12 miliardi al 2020 in energie pulite e green economy; in Italia le sedi sono certificate a basso impatto ambientale; il 100% dell’energia proviene da fonti rinnovabili; sono stati ridotti del 50% il consumo di carta, del 30% quello di acqua e del 15% le emissioni di CO2.