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A Bressanone torna il festival dell'acqua
Roma, 24 apr. - (AdnKronos) - I cambiamenti climatici e la scarsità di risorsa idrica, i legami tra le direttive europee e l’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile al 2030, la ricerca e l’innovazione tecnologica insieme alla sostenibilità ambientale, le infrastrutture, gli acquedotti. E ancora la normativa di riferimento del servizio idrico integrato e le sue proposte di riforma, il tema degli investimenti e gli argomenti in capo all’Autorità di regolazione. Tutto questo è il Festival dell’Acqua, ideato e promosso da Utilitalia (la Federazione delle aziende che si occupano di acqua, ambiente e energia), che quest’anno torna, in gemellaggio con il “Water light festival”, a Bressanone (Bolzano) dal 13 al 15 maggio. Il Festival dell’Acqua, che ha cadenza biennale ed è giunto alla sua quinta edizione dopo Genova nel 2011, L’Aquila nel 2013, Milano nel 2015 e Bari nel 2017, è una tre giorni di riflessioni e approfondimenti con relatori nazionali e internazionali ed esperti del settore, per parlare di acqua, intesa come risorsa essenziale per la vita, insieme a manifestazioni artistiche e culturali. L’iniziativa chiama a raccolta le circa 500 aziende associate a Utilitalia e tutti i soggetti che a diverso titolo si occupano dei servizi idrici e di pubblica utilità. Quest’anno il Festival si sviluppa in due parti, la prima di Bressanone dedicata al ciclo idrico “a monte”, la seconda a Venezia alla Fondazione Querini Stampalia, dal 10 all’11 ottobre, per parlare del ciclo idrico “a valle”. L’idea è quella di seguire la linea blu dell’acqua, partendo dalle Dolomiti e arrivando a Venezia, dove il tema principale sarà capire come funziona la gestione in emergenza dei servizi idrici e come si possano misurare i consumi. Il programma della manifestazione prevede, tra le altre cose, incontri sull’Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile al 2030. Ma si parlerà anche della stretta connessione dell’acqua con l’energia e di mini-idroelettrico. Ci sarà spazio a dibattiti sui cambiamenti climatici e quindi sugli effetti della siccità o al contrario sulle alluvioni, e perciò sulla gestione dell’abbondanza di acqua; si metterà a fuoco la necessità di un nuovo approccio in termini di tecnologie, investimenti, strategie gestionali e meccanismi di regolazione, e un focus sarà dedicato alle località sciistiche dove spesso il turismo invernale deve poter fare affidamento sulla neve naturale o, in sua mancanza, su quella artificiale. E ancora si parlerà di Europa e dei nuovi obiettivi coerenti con gli indirizzi di economia circolare; sarà in quest’occasione anche presentato il Blue Book, lo studio sullo stato dell’arte dell’acqua in Italia realizzato in collaborazione con Utilitatis, per poi concentrarsi su un’analisi del settore sugli impatti industriali, economici e ambientali della regolazione del servizio. Infine si vedrà come “illuminare l’acqua”, anche grazie al gemellaggio il “Water light festival”, per valorizzare il patrimonio storico e offrire nuovi spazi di rinascita alla città, con tanti di questi esempi che saranno offerti anche da Bressanone, la città che ospiterà la quinta edizione del Festival dell’Acqua.