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Geomorfologo: "In Italia 21 mln in aree potenzialmente a rischio sismico"

Roma, 22 ago. (AdnKronos) - "In Italia ben 21 milioni di persone risiedono in aree potenzialmente a rischio sismico. Abbiamo conoscenza delle aree sismiche, sappiamo dove si può verificare un terremoto, dobbiamo fare la prevenzione senza dimenticare la geomorfologia del territorio. In un Paese come l’Italia la geomorfologia è essenziale per fare prevenzione". Così Gilberto Pambianchi, docente dell’Università di Camerino e Presidente Nazionale dei Geomorfologi Italiani. "Non bisogna dimenticare - continua - che in Campania ben tutti i 551 Comuni sono a rischio sismico di cui 429 sono classificati a rischio sismico medio ed elevato e solo 62 Comuni sono considerati a bassa sismicità. Mi chiedo a questo punto quanti Comuni in Italia hanno il Piano di Protezione Civile, quanti hanno fatto gli studi di Microzonazione Sismica e quanti una mappatura della geomorfologia del suolo. Dobbiamo mappare il patrimonio edilizio, soprattutto quello storico e fare prevenzione partendo dalla conoscenza geomorfologico del territorio". Anche Micla Pennetta, docente di Geologia ambientale e rischi naturali all'Università degli Studi di Napoli Federico II e referente regionale dei Geomorfologi italiani, insiste sul concetto di prevenzione e pianificazione. "Si parla di abusivismo - dice all'Adnkronos - ma si perde di vista un concetto molto più importante che interessa tutti noi ed è quello della pianificazione territoriale che deve essere fatta in maniera corretta dalle nostre amministrazioni. Dovrebbero essere sviluppate pianificazioni urbanistiche e prevenzioni del rischio sismico. Questo non avviene. Questa è la verità, al di là dell'abusivismo o meno". Di conseguenza, "alla popolazione manca la percezione del rischio - continua Pennetta - non siamo messi al corrente dalle nostre amministrazioni; quel poco che fanno lo tengono chiuso dentro i cassetti".