Sostenibilita
Leggere in tempo di crisi, a 27mila italiani piace il principio del 'bookcrossing'
Roma, 28 ago. - (Adnkronos) - 'Liberare' un libro su un traghetto del lago di Como per poi scoprire che, passando di mano in mano, qualcun altro lo sta leggendo in Perù. E' accaduto veramente, come racconta all'Adnkronos, Lucia Lanzoni di Bookcrossing Italy, il sito di supporto a quello americano nato nel 2002, che ad oggi conta 27mila registrazioni. Il principio del bookcrossing è semplice: i libri non possono essere prigionieri delle librerie ma devono essere liberi di viaggiare. Per 'liberare' un libro nelle aree di scambio ufficiale o su una panchina, su un treno o un albero, occorre registrarlo sul sito bookcrossing-italy.com e segnare il codice identificativo che ne permette la tracciabilità. Il boom del bookcrossing, racconta Lanzoni "c'è stato tra il 2002 e il 2008". Adesso il fenomeno si è un po' stabilizzato e "sono 10 milioni i libri che girano per il mondo". L'Italia conta "27mila utenti ma quello che ci caratterizza di più rispetto agli altri paesi è un forum molto attivo". I 3mila utenti del forum italiano, infatti, "hanno voglia di scambiare pareri, opinioni e di conoscere altri lettori" mentre "a New York, ad esempio, la lettura è un'esperienza molto più solitaria". Luoghi comune a parte, dunque, "gli italiani sono più socievoli". Tendenzialmente, spiega Lanzoni, il bookcrossing "piace più alle donne e ai giovani ma con delle sorprese. Infatti, è praticato anche da persone in pensione che se la cavano bene con internet o da studenti molto giovani". Il fenomeno ha attecchito maggiormente, "nelle grandi città, per ovvie ragioni". Ma perché si sceglie di 'liberare' un libro? "La filosofia è quella della condivisione. Alcuni si liberano dei libri che non hanno amato e altri invece fanno girare la doppia copia". Le modalità di condivisione possono essere diverse. Ad esempio, si può anche scegliere di far girare un libro che alla fine torna al legittimo proprietario oppure si può scegliere di liberarlo prima a chi è veramente interessato e poi a tutti gli altri. E così, in tempo di crisi, il bookcrossing diventa un'efficace strumento per continuare a legge gratuitamente.