Sostenibilita
Un italiano su quattro sceglie cibi tipici come souvenir delle vacanze
Roma, 26 ago. - (Adnkronos) - Con la crisi cresce la quota di italiani (ormai al 26%, più di uno su quattro) che al rientro sceglie i prodotti agroalimentari tipici del territorio come souvenir: al tempo stesso però la maggioranza (il 45%) per risparmiare non ha acquistato nulla. Lo afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ipr marketing relativi all'estate 2013 nel sottolineare che l'11 per cento acquista invece oggetti artigianali (ceramiche, tessuti, lavorazioni in legno) mentre gadget, magliette e cartoline interessano il 7 per cento degli italiani. Dagli accendini alle T-shirt, dalle medagliette 'benedette' ai portachiavi, senza dimenticare le calamite per il frigorifero, i 'ricordini' sono un business che conta in Italia quasi 21mila attività secondo un'elaborazione della Camera di commercio di Milano, anche se nell'estate 2013 - sottolinea la Coldiretti - sono i prodotti tipici come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve a vincere su tutte le altre offerte. Nell'estate 2013 si stima che i turisti abbiano speso in Italia oltre un miliardo per l'acquisto di prodotti tipici anche in frantoi, malghe, cantine, bancarelle, botteghe o mercati degli agricoltori. L'Italia è l'unico paese al mondo - continua la Coldiretti - a poter contare su un patrimonio di 4.698 specialità tradizionali alimentari tutte esclusivamente ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni e realizzate con metodiche praticate sul tutto il territorio in modo omogeneo. A questi si aggiungono 252 prodotti Dop e Igp e 331 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 59 a denominazione di origine controllata e garantita (Docg) e 118 a indicazione geografica tipica (Igt).