sostenibilita
Recupero degli scarti e km zero, ecco le pavimentazioni in pietra green
Roma, 19 feb. - (AdnKronos) - All'insegna dell'economia circolare, sbarca sul mercato PietraNet, la start up che realizza pavimentazioni in pietra green, rigorosamente italiane, che dimezza il consumo di pietra e recupera scarti lungo tutta la filiera. La start up, insediata da settembre 2015 dentro Progetto Manifattura, l’hub della Green Economy Italiana con sede a Rovereto, ha lavorato per realizzate un sistema di produzione di pavimenti granulati stabilizzati, anti-sprofondamento, anti slittamento, drenanti al 100%, perfette per persone con problemi di deambulazione, per carrozzine e biciclette. "Abbiamo studiato come recuperare tutti gli scarti dall’estrazione e lavorazione della pietra, intercettando le fasi dove recuperare e valorizzare prodotti di scarto - spiega Paolo Zoni, project manager di PietraNet - Sia nella fase estrattiva che in quella di seconda lavorazione, quella di trasformazione del blocco in lastre per lavorati. Non solo: noi raccogliamo anche il cocciame, fondamentale per il recupero della materia prima nobile". Gli scarti di pietre, ridotti in “sassolini” sono contenuti da un pannello alveolare in polipropilene 100% riciclabile, che garantisce una lunga durata. Uno degli utilizzi più interessanti è quello per la realizzazione di piste ciclabili. "Il prodotto è meno impattante dell’asfalto e non usa bitume - continua Tomasi - ed è anche più sostenibile della normale ghiaia". Infatti per realizzare una pista ciclabile di 50 km e della larghezza media di 3 metri, si usano solo 9.750 tonnellate di materia contro 27mila tonnellate di una strada in ghiaia battuta normale. Anche il modello di produzione è decentrato per minimizzare la movimentazione di materia e in linea con la filosofia Km zero, limitando spostamenti attraverso la valorizzazione delle pietre tipiche di ogni provincia. A Roma, insomma, non ha senso fare una pista ciclabile in Rosso Verona o botticino (pietra tipica di Bergamo) ma è bene scegliere il materiale locale (Travertino o Santafiora). Discorso che vale per tutta l'Italia dove ogni cento Km cambiano le pietre.