sostenibilita
Bonificare siti inquinati e riconvertirli, sfida per il futuro
Roma, 8 nov. (AdnKronos) - Bonificare siti inquinati e riconvertirli a nuove ed ecosostenibili attività industriali. È questa la sfida tecnologica sempre più urgente sulla quale scienziati e ricercatori di tutto il mondo si stanno confrontando. Un processo che, oggi più che mai, è necessario per salvaguardare il nostro territorio e al contempo rappresenta una strategica opportunità di sviluppo e crescita economica. Le sfide scientifiche, le più recenti scoperte internazionali, le applicazioni concrete nel settore in Italia e nel mondo saranno al centro della VII Conferenza Internazionale Energythink (www.energythink.it), promossa da Eni e Legambiente in collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza", dal titolo 'Dalle bonifiche alla riconversione industriale: ricerca, sostenibilità, opportunità di sviluppo per il territorio'. L’appuntamento è per domani all’Università di Roma “La Sapienza", Dipartimento di Chimica – Aula “La Ginestra” dalle ore 9:00. La conferenza è rivolta agli studenti delle Facoltà scientifiche e ai giovani ricercatori con lo scopo di sensibilizzare i futuri professionisti del settore sulle problematiche, ma anche sulle opportunità legate alla bonifica dei siti inquinati. I lavori della conferenza Energythink saranno aperti da Eugenio Gaudio Rettore dell’Università di Roma “La Sapienza”; Aldo Laganà, Direttore Dipartimento di Chimica dell’Università di Roma “La Sapienza”; Alberto Piatti, Senior Vice-President Sostenibilità di Eni; Rossella Muroni, Direttore di Legambiente. Nel corso della conferenza verranno presentate le esperienze degli Stati Uniti e della Germania come rappresentative di grandi potenze industriali, all’avanguardia certamente nel settore della bonifica e riqualificazione di siti industriali ed aree contaminate, ma anche della Repubblica Ceca, esempio di come un Paese certamente non paragonabile economicamente con i due precedenti abbia affrontato il problema del recupero di siti ambientalmente degradati soprattutto dopo il distacco dalla “casa madre” sovietica. Seguirà un “focus” sul “caso Italia”. Holger Weiß (Direttore del Groundwater Remediation Department presso l’Helmholtz Center for Environmental Research – UFZ di Lipsia) farà il punto sul lavoro di bonifica e riqualificazione delle grandi aree industriali dismesse in Germania dopo la riunificazione. Carlos Pachon (Senior Environmental Protection Specialist dell’Epa, Agenzia americana per la Protezione dell’Ambiente) discuterà delle bonifiche dei siti contaminati negli Stati Uniti e l’esempio dell’EPA nella gestione della riqualificazione industriale. Miroslav Černík (Direttore Scientifico del Centre for Nanomaterials, Advanced Technologies and Innovation, Technical dell’Università di Liberec nella Repubblica Ceca) approfondirà il rapporto tra tecnologie e riconversione industriale partendo dall’esempio della Repubblica Ceca. Uno dei maggiori esperti italiani del settore, Marco Petrangeli Papini (Direttore del Master di II Livello in “Caratterizzazione e Tecnologie per la bonifica dei siti Inquinati” all’Università La Sapienza di Roma ) illustrerà alcuni tra i percorsi formativi che la prima Università romana offre ai propri studenti che abbiano interesse a sviluppare competenze nella gestione dei siti inquinati. Nel corso del suo intervento Petrangeli Papini presenterà inoltre lo sviluppo di un processo innovativo di bonifica delle acque di falda, dal suo sviluppo alla scala di laboratorio, fino alla sua implementazione alla scala industriale con la presentazione dei risultati del primo test condotto a livello internazionale su un sito fortemente contaminato da solventi clorurati nel nord Italia. Protagonisti della sessione pomeridiana saranno i giovani accademici dell’ateneo romano (dagli studenti laureandi e dottorandi ai Post-Doc e giovani ricercatori). Verranno infatti premiati i migliori lavori di ricerca condotti nell’ambito delle bonifiche e della riconversione industriale. A seguire un’interessante tavola rotonda dal titolo “Bonifiche e riconversione industriale: le nuove frontiere tecnologiche in Italia”. A partire da esempi concreti, saranno analizzati i driver normativi e di mercato, le frontiere della ricerca, le traiettorie tecnologiche, gli elementi di rischio per le decisioni di investimento, l’impatto occupazionale sul piano quantitativo e qualitativo, i risvolti ambientali e sociali - anche legati alle nuove filiere economiche locali - nonché le sfide legate alla valorizzazione di territori con una lunga storia di industrializzazione. L’obiettivo è quello di dare un quadro multi-dimensionale del tema, che dia conto della portata della sfida industriale che si presenta ma anche delle opportunità per la ricerca e la creazione di lavoro nella green economy.