sostenibilita
Piccole e di cartone, confezioni contro lo spreco alimentare
Roma, 12 ott. -(AdnKronos) - Confezioni piccole e di cartone. Sono così, secondo gli italiani quelle anti-spreco. Il pack per alimenti ha infatti un nuovo ruolo e diventa alleato nella lotta allo spreco di cibo, grazie a confezioni più piccole, chiare informazioni sull’imballaggio, facilità di recupero e riciclo. È quanto emerge dalla ricerca 'Lo spreco alimentare tra abitudini, modalità di conservazione dei cibi, imballaggi e informazione', di Waste Watcher (l’Osservatorio Nazionale sullo spreco di Last Minute Market/SWG) per Comieco - Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica, presentato oggi a Milano. La ricerca, realizzata su un campione di 1.000 famiglie italiane, ha analizzato il rapporto tra i cittadini e l’utilizzo degli imballaggi, in particolare di carta e cartone, con l’obiettivo di individuare quali relazioni intercorrano tra packaging e spreco alimentare. I 2/3 del campione ritiene che negli ultimi 10 anni c’è stato un grande cambiamento in termini di innovazione del packaging. La maggior parte dei consumatori italiani tende a fare la spesa con una frequenza elevata (2-3 volte alla settimana) e di conseguenza privilegia confezioni più piccole per fruire di prodotti sempre freschi e per ridurre il rischio di sprecare gli alimenti. Al momento dell’acquisto, poi, risulta fondamentale da parte dei consumatori la lettura delle informazioni sull’etichetta, la scadenza e la provenienza dell’alimento così come le modalità corrette di conservazione e successivo riciclo dell’imballaggio stesso. Le confezioni di carta e cartone vengono preferite per la loro riciclabilità, perché sono ritenuti dei contenitori "più sani" e che fanno durare il cibo maggiormente. Ma cosa succede alle confezioni che, acquistate, entrano nelle case? Sul fronte della sistemazione del cibo confezionato, le famiglie italiane - secondo l'indagine - dimostrano in molti casi di conoscere le prestazioni del packaging per quanto riguarda la capacità di preservare le proprietà organolettiche degli alimenti: pasta fresca, latticini, formaggi e carne vengono prevalentemente conservati all’interno degli imballaggi di acquisto, mentre invece la verdura e soprattutto la frutta vengono tolte dal pack con cui sono state comperate e riposte sfuse in frigorifero. Il 62% dei consumatori dichiara di gettare nella spazzatura soprattutto confezioni già aperte parzialmente consumate, mentre il 10% butta pack interi non ancora aperti in quanto scaduti oppure andati a male. I consumatori sono ormai consapevoli e informati delle proprietà degli imballaggi alimentari e sul loro smaltimento nella raccolta differenziata: il 67% degli intervistati dichiara di sapere che negli ultimi 10 anni le confezioni si sono evolute, mentre il 68% è a conoscenza del fatto che alcuni pack sono progettati per preservare i cibi svolgendo una funzione protettiva e di conservazione. Nonostante ci sia maggior consapevolezza e informazione sul ruolo degli imballaggi alimentari, vengono comunque richieste, dai consumatori, maggiori informazioni e approfondimenti per migliorare i comportamenti legati alla gestione dei cibi imballati. Su questo fronte Comieco sta operando con diverse modalità per incrementare il dialogo tra gli attori della filiera del packaging e la comunicazione nei confronti del pubblico: un esempio è costituito dal Club Carta e Cartoni, progetto che conta più di 200 aziende iscritte, nato per promuovere le best practice e le ultime innovazioni in fatto di packaging sostenibile nei confronti di quelle realtà che utilizzano imballaggi in carta e cartone per confezionare e movimentare i loro prodotti. Comieco è inoltre tra i sottoscrittori della Carta di Milano, un documento condiviso e partecipato, nato come eredità culturale di Expo 2015, che richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione ad assumersi le proprie responsabilità per garantire alle generazioni future di poter godere del diritto al cibo.