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300mila cuccioli 'deportati' ogni anno in Europa, Lav: "Serve legislazione unica Ue"
Roma, 30 set. - (AdnKronos) - Una campagna per fermare il traffico di animali d'affezione in Europa. E' 'Protect our Pets', lanciata dall'Eurogroup for Animals di cui la Lav è partner italiano e che si è fatta promotrice di una petizione (on line su www.protectourpets.eu) che chiama i nostri Parlamentari all’azione tramite l’approvazione di un sistema di identificazione e registrazione degli animali unico per tutti gli Stati Membri. L'Italia è purtroppo uno dei Paesi d’arrivo di questi traffici, con animali provenienti soprattutto dall’Est europeo. Nel 2010 - ricorda la Lav - grazie all'approvazione della legge 201/2010, l'Italia, prima in Europa, ha introdotto il reato di traffico illecito di animali da compagnia. Tuttavia centinaia di migliaia di animali d'affezione (circa 300.000 secondo le stime ufficiali) ogni anno vengono illegalmente commercializzati attraverso l’Europa con un gravissimo impatto sulla salute e il benessere degli animali coinvolti, e grossi rischi per la popolazione. Questi cuccioli vedono la luce in situazioni disumane e sono poco o per nulla socializzati. Vengono stipati in furgoni e bagagliai e trasportati per distanze enormi; troppo spesso sono a rischio di contrarre malattie trasmissibili o ne sono già portatori, con grave rischio anche per la salute pubblica. Persone ignare acquistano questi animali, spesso on line altre volte in negozi o allevamenti conniventi, a prezzi molto 'concorrenziali' rispetto a quelli di mercato. Risultato: cuccioli che muoiono dopo qualche giorno, o poche settimane, oppure sono molto malati, tanto da richiedere costosissime cure veterinarie. Molto spesso, a causa della scarsa o assente socializzazione, crescendo rivelano patologie comportamentali, a volte anche gravi e difficilmente recuperabili. La petizione, indirizzata ai membri del Parlamento Europeo chiede di 1) Rendere obbligatoria l’introduzione di sistemi nazionali armonizzati per l’identificazione e la registrazione degli animali d’affezione in ogni Stato Membro, basati sul sistema già adottato per gli equini. 2) Armonizzare su tutto il territorio Ue i requisiti di identificazione e registrazione degli animali d'affezione.