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Roma e la raccolta differenziata, manca il pezzo della qualità

Roma, 15 mag. - (AdnKronos) - Sono 726mila i cittadini della capitale serviti dal porta a porta, mentre sono ancora un milione e 128mila quelli che hanno i cassonetti in strada. Ed è proprio questo il problema. “Spesso, infatti, succede che tra coloro che conferiscono i rifiuti nei cassonetti in strada c'è anche chi è servito dal porta a porta” spiega all'Adnkronos, il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi secondo cui “occorre fare uno sforzo affinché questa città arrivi a completare il percorso di estensione del porta a porta”. Inoltre, aggiunge Scacchi, “proponiamo una task force di operatori per risolvere il problema dei cassonetti in strada che strabordano di rifiuti”. Ma a che punto è la raccolta differenziata a Roma? “Nel 2014 la media annua è del 38%. Nel mese di dicembre la città è arrivata al 43%”. Secondo Scacchi, “se fosse confermato questo trend di crescita, raggiungendo il 50% a fine 2015, sarebbe un successo per la città di Roma”. Ma si tratterebbe “di un successo a metà: manca il pezzo della qualità e dell'impiantistica". Ogni giorno, sottolinea Scacchi, "sono circa 160 i camion che partono da Roma per portare i rifiuti fuori regione e questo sistema oltre ad avere un prezzo economico ne ha anche uno ambientale". Infine, c'è anche la poca informazione ai cittadini che ancora hanno difficoltà con la differenziata: "purtroppo non c'è stata una fase di coinvolgimento e mancano i controlli". Tutti questi elementi, conclude il presidente di Legambiente Lazio, "stoppano la vittoria di un possibile traguardo del 50% di raccolta differenziata". Secondo l'ultima rilevazione di Comuni Ricicloni, nel 2014 in 1.328 Comuni italiani è stato superato il 65% di raccolta differenziata, limite stabilito per il 2012 dalla normativa nazionale. Veneto e Friuli Venezia Giulia sono le Regioni con la più alta concentrazione di Comuni Ricicloni. Ma la novità dell'anno è la crescita dei ricicloni nel centro sud che passano dal 15 al 20% del totale nazionale. Crescono in particolare i comuni virtuosi nelle Marche (+15% in un anno): qui, semplicemente, è stata applicata in maniera intelligente la legge nazionale, prevedendo un tributo di 20 euro/tonnellata per i rifiuti urbani che finiscono in discarica, importo che viene modulato in base alle performance di raccolta differenziata raggiunte dai Comuni. Nel Lazio l'unica città al di sopra dei 10.000 abitanti che supera l’obiettivo del 65% di recupero dei rifiuti è Alatri, in provincia di Frosinone, la quale, inoltre, è riuscita a migliorare le performance dello scorso anno di qualche punto percentuale portando a 67,7% la quantità materiali non destinati a discarica.