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Arriva il 'drone delle rinnovabili', i parchi fotovoltaici si controlleranno dal cielo
Roma, 23 apr. - (AdnKronos) - Un drone per sorvolare parchi fotovoltaici e inviare al gestore dell’impianto i dati reali dell’efficienza complessiva e segnalazioni di eventuali malfunzionamenti dei pannelli. Sarà presto possibile grazie al nuovo progetto dell’azienda torinese Nimbus, che si è avvalsa delle competenze del Politecnico di Milano. Il "drone delle rinnovabili" verrà presentato il 28 aprile durante la conferenza “Droni per la scienza”, che si svolgerà a Roma presso il Centro Congressi Frentani. L’Italia può contare oggi su circa 648mila impianti fotovoltaici ed è il terzo Paese al mondo (dopo Germania e Cina) per la produzione di energia solare. L’utilizzo dei droni per il controllo dei parchi solari, perciò, rappresenterà nel prossimo futuro un’innovativa soluzione per verificarne l’efficienza reale e anche una nuova opportunità di business. Alla conferenza romana parteciperanno i massimi esperti nell’utilizzo degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto, anche per la ricerca scientifica e tecnologica. Il "drone delle rinnovabili" (PPL612F) è un esacottero (cioè un multirotore dotato di sei eliche), con un peso massimo al decollo di 4,95 kg e un’autonomia massima di 40 minuti di volo ed è dotato di sensori nella banda del visibile e dell’infrarosso. In collaborazione con il Solar Tech Lab del Politecnico di Milano, è stato anche sviluppato un algoritmo capace di incrociare le informazioni raccolte in volo dal drone con i dati elettrici dell’impianto, al fine di ottenere informazioni precise sull’efficienza e sui pannelli guasti da manutenere o sostituire. Il modello-base “Nimbus PPL612” è stato studiato anche per altre applicazioni professionali, tra cui il controllo delle grandi infrastrutture stradali (come ponti e viadotti) e gli interventi nelle emergenze.