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Postazioni tapis-roulant e caffetteria aziendale, così al lavoro si produce di più

Roma, 22 gen. - (AdnKronos) - C'è chi al lavoro fa attività fisica, chi gioca a biliardino, chi schiaccia un pisolino in amaca. Ma non chiamateli "nullafacenti" perché queste attività non sono una perdita di tempo, ma aumentano la produttività. E a sostenerlo sono grandi aziende, da Oracle a Google, e importanti ricerche scientifiche che indicano nel livello di comunicazione tra colleghi e nella libertà di ogni lavoratore di gestire il proprio tempo, tra momenti di interazione e isolamento, il volano di creatività e redditività. Ma se il livello di comunicazione e collaborazione tra dipendenti "ispira", va da sé che il luogo di lavoro svolge un ruolo di primo piano, considerazione che è stata alla base della creazione dell'open space negli anni '50 e che oggi ha portato importanti aziende a ristrutturarsi per offrire ai propri dipendenti la migliore soluzione. La HomeAway, nel quartier generale di Austin, ha costruito un tetto in miniatura con un’amaca per rilassarsi e lavorare; HubSpot mette a disposizione dei suoi dipendenti un frigorifero pieno di birra, snack e un tavolo da calcetto; la Oracle sostiene che le idee migliori si sviluppano sul campo da gioco, ecco perché ha costruito un campo da basket e uno da pallavolo. Ogilvy & Mather, invece, fornisce ai suoi dipendenti una palestra all’avanguardia. Difficile quantificare l'aumento di produttività dovuto a comunicazione e interazione tra colleghi, ma molte ricerche si stanno orientando su questo fronte. Per questo, la Sociometric Solutions, azienda americana di servizi per il management, ha sviluppato dei "badge sociometrici" che misurano le interazioni tra persone: chi parla con chi, come si muove nell’ufficio, dove trascorre il proprio tempo. I risultati confermano che la performance migliora quando c’è "collisione", ovvero l’incontro e la relazione face-to-face, indipendentemente dal contenuto dell’interazione. Anche una grande azienda farmaceutica americana ha deciso di adottare gli strumenti sociometrici per i propri dipendenti: dopo settimane di raccolta dati, l’analisi ha dimostrato che quando un venditore aumenta del 10% le interazioni con colleghi esterni al suo team, anche le sue vendite salgono del 10%. E così questa azienda ha deciso di investire centinaia di migliaia di dollari per rimuovere le macchinette del caffè e dotare la propria sede di una grande caffetteria. Nel trimestre successivo a questi cambiamenti, le vendite sono salite del 20%, giustificando velocemente il capitale investito. Un'altra ricerca, condotta dal dipartimento di psicologia della Purdue University Indianapolis, basata sull’analisi di postazioni con tapis roulant, ha dimostrato i numerosi benefici, sia fisici che psicologici, derivanti dall’abbinamento del cammino al lavoro. In particolare, si è scoperto che chi usa questo tipo di postazione prova maggior soddisfazione e meno noia rispetto ai soggetti seduti o eretti. Ma gli esempi non mancano nemmeno in casa nostra. Con.Te, l’assicurazione online parte del Gruppo Admiral, ha stimato che un sorriso in ufficio vale il 20% in più di produttività. Per questo la società, tra ping pong, flipper, biliardino e maggiordomo aziendale che va in lavanderia e paga le bollette, ha istituito il Ministero del divertimento (Ministry of Fun, Mof) che coinvolge tutta la popolazione aziendale e prevede ogni settimana eventi a tema, gare culinarie, riffe di beneficenza e tanto altro. (VIDEO) Qual è, quindi, l’ufficio perfetto? Non esiste una soluzione univoca. Gli ideatori di Copernico, l’innovation hub che apre le porte a fine gennaio a Milano, hanno per questo prodotto l’e-book “Creare valore in una nuova dimensione. Come lo spazio di lavoro influenza la produttività” che raccoglie consigli e dritte per aiutare a trovare la soluzione più congeniale alle necessità delle diverse aziende, ma anche delle start-up.