sostenibilita
Utenze e disservizi, dai rifiuti all'energia sono le fatturazioni più criticate
Roma, 16 dic. - (AdnKronos) - Sono le tariffe dell’energia elettrica e del gas a preoccupare di più i consumatori italiani nell’ambito dei servizi pubblici, ma non mancano fatturazioni fuori controllo e aumenti di tariffe anche nell’ambito del servizio idrico e della gestione dei rifiuti. Lo rileva XIV rapporto Pit Servizi "Consumatori, servizi e utenze: l’era dello scont(r)o?”, presentato oggi da Cittadinanzattiva. Il rapporto prende in considerazione 9.583 segnalazioni riferite ai seguenti ambiti: energia e ambiente, telecomunicazioni e servizi postali, servizi bancari e servizi assicurativi, mobilità e trasporti, pubblica amministrazione e beni e contratti. Per quanto riguarda energia e ambiente, sono le forniture elettrica e del gas a registrare il maggior numero di segnalazioni, il 25,6% (delle quali il 76% riguarda il servizio elettrico e il 24% il servizio gas), seguono servizio idrico e servizio di gestione dei rifiuti (11%). In entrambi i settori, la voce fatturazione (42,9%) occupa il primo posto con i cittadini che lamentano l’invio massiccio di bollette di conguaglio, l’irregolarità della fatturazione e la poca trasparenza delle stesse. Seguono le segnalazioni su mercato (17,3%) e contratti (12,8%). Le problematiche percepite dai cittadini relative al bonus aumentano sensibilmente per la fornitura elettrica (+5,7%) e diminuiscono per il gas (-0,4%). Tuttavia si riduce il numero di cittadini che lamenta il costo dell’energia elettrica (3,6 %), mentre aumentano del 3% quelli che ritengono smodatamente elevate le tariffe del gas. Aumentano in entrambi i casi le lamentele sulla qualità commerciale e il malcontento per la gestione dei reclami da parte delle imprese. I problemi inerenti alla misura rimangono inalterate per l’elettrico e aumentano del’1,5% per il gas. Anche per il servizio idrico, l’aspetto più problematico per i cittadini è quello della fatturazione (71% delle segnalazioni), con un aumento del 25% rispetto al 2012. Anche nel caso dei rifiuti, i cittadini annoverano la fatturazione come l’aspetto più problematico, con un aumento del 20% rispetto al 2012. In crescita anche le segnalazioni sull’aumento delle tariffe per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, derivati anzitutto dall’adozione della Tares. Diminuiscono, invece, le segnalazioni su raccolta differenziata, raccolta irregolare, condizione dei cassonetti e isole ecologiche. Dal punto di vista dei diritti dei consumatori utenti, il diritto più violato in tutti i servizi resta quello alla qualità (27,4%), seguito da quello alla trasparenza (17%) e all’informazione (14,2%). Aumenta la violazione del diritto al servizio (11%, +4,4%) e di quello alla sostenibilità economica (8,2%, +3,1%). In sostanza, sempre più spesso i cittadini denunciano di non aver potuto usufruire di servizi di pubblica utilità per la carenza o la totale assenza degli stessi soprattutto nell’ambito del trasporto locale su gomma e su rotaia e nell’ambito dei servizi postali; inoltre, i cittadini lamentano di non riuscire a sostenere i costi di energia (luce e gas), dei tributi locali, delle assicurazioni, delle banche e dei servizi finanziari.