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La sostenibilità piace alle società italiane, il 60% redige un bilancio sociale
Roma, 7 nov. - (AdnKronos) - Le società quotate italiane continuano a investire in sostenibilità nonostante la crisi. Un trend che si conferma in crescita e che vede il 60% delle società impegnate in un costante aggiornamento degli strumenti, quali bilanci e codici etici. Particolare enfasi si riscontra nelle società del settore energy e utility (83%) e del settore Ict (70%). I dati sullo stato della Corporate social responsibility (Csr) sono stati presentati a Modena in occasione del workshop nazionale di Synergia consulting group intitolato Responsabilità sociale e sostenibilità delle imprese: un costo o una leva competitiva?'. La ricerca, condotta da Giovanni Maria Garegnani e Angelo Russo (Università Lum Jean Monnet) ed Emilia Merlotti (Università Bocconi) su un campione di 248 imprese italiane quotate all’Mta (Mercato telematico azionario), rivela anche una crescente attenzione all’integrazione della sostenibilità sia a monte che a valle della filiera: rispettivamente l’89% e l’83% del campione dichiara particolare attenzione all’utilizzo di strumenti e codici rivolti alla gestione delle relazioni con fornitori e clienti. Inoltre, le società italiane continuano a supportare investimenti a tutela dei diritti e condizioni dei lavoratori (87%), così come alla salvaguardia dei diritti delle donne e pari opportunità nei ranghi aziendali (85%). Infine, il 94% delle società dichiara una particolare attenzione alla salvaguardia e valorizzazione del contesto locale in cui si opera. Dalla ricerca emerge, inoltre, la rilevanza del 'codice etico' come strumento di sostenibilità. In particolare, lo studio dimostra come i codici etici di qualità migliore siano quelli delle imprese grandi, operanti in settori in cui le pressioni normative sono forti e i rapporti con gli stakeholder critici (come nell’energia e nelle utility) e focalizzate su un solo paese.