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'Facciamoli passare', al via la campagna della Lipu per l'attraversamento stradale della fauna selvatica
Roma, 19 ott. (AdnKronos) - Un germano reale che attraversa la strada coi suoi quattro pulcini al seguito, accompagnati da una mano che li guida in sicurezza sull'altro lato. E' l'immagine che racchiude in sé il senso e l'obbiettivo della campagna della Lipu (Lega italiana per la protezione degli uccelli), iniziata nei giorni scorsi. L'iniziativa mira a salvaguardare l'attraversamento stradale della fauna selvatica, il caso del germano è esemplare. "Facciamoli passare" è il messaggio chiaro dell'associazione. "La campagna -dice Massimo Soldarini della Lipu Italia- è un momento importante del progetto, che vuole coinvolgere, informare e sensibilizzare i cittadini su quanto è stato fatto, e si sta facendo, per l'ambiente e la biodiversità locale". "In quest'epoca dove incombe la minaccia dei cambiamenti climatici -sono le parole di Soldarini, riportate sul sito web della Lipu- è fondamentale ragionare su aree connesse e permettere alle specie di spostarsi sul territorio per garantirsi la sopravvivenza". L'organizzazione, che si occupa dal 1985 della protezione degli uccelli, organizza la campagna all'interno del progetto Life Tib, trans insubria bionet, che mira a tutelare l'area fra le Alpi e la pianura Padana. All'iniziativa partecipano la provincia di Varese, la regione Lombardia con il coinvolgimento di 35 comuni. Life Tib punta alla salvaguardia del corridoio ecologico che attraversa le aree della Val Ticino e del rilievo prealpino di Campo dei Fiori nel varesotto. Il progetto, patrocinato dalla Lipu, ha avuto inizio nell'ottobre del 2011 e terminerà nel dicembre del 2015. L'ecosistema della zona interessata è composto da brughiere, pinete e boschi di latifoglie, ricche di specie di rettili e anfibi. Non mancano le zone umide di Palude Brabbia, dei laghi di Varese, Biandronno e Comabbio. La fauna di questi luoghi è costituita da specie rare come la moretta tabaccata (un anatra dal piumaggio dai toni color mogano), il gambero di fiume e la rana di Lataste. Il massiccio montuoso è caratterizzato principalmente dalle faggete e dai prati che ospitano importanti popolazioni di libellule, farfalle, cavallette. Gli interventi del progetto mirano a mantenere il territorio coinvolto al di fuori dalla contaminazione e dall'inquinamento. Per mantenere un corridoio ecologico efficiente è necessario evitare che nuovi manufatti umani ne interrompano la continuità territoriale e rimuovere barriere che ostacolino il passaggio di animali o la diffusione di specie vegetali. Per favorire la sopravvivenza degli anfibi invece verranno realizzati sottopassi stradali e pozze di riproduzione, interventi di riqualificazione di aree umide che comprendono rimozioni sperimentali di piante esotiche invasive, ovvero non tipiche del luogo. La manutenzione o la creazione di muretti, per esempio, favorirà sia gli anfibi che i rettili, creando ambienti di rifugio e caccia particolarmente apprezzati. Rettili e anfibi beneficeranno anche della realizzazione di sottopassi stradali fatti in origine per mammiferi di media taglia e posti lungo i principali luoghi di attraversamento stradale del corridoio ecologico.