sostenibilita
Unione Europea oltre i limiti, uno stile di vita da 2,6 pianeti
Roma, 30 set. - (AdnKronos) - I Paesi dell'Unione europea vivono oltre i livelli di risorse disponibili di un solo pianeta e fanno pesantemente affidamento su quelle di altri Paesi. Se tutti gli abitanti della Terra mantenessero il tenore di vita di un cittadino europeo medio, l'umanità avrebbe bisogno di 2,6 pianeti per sostenersi. E 2,6 pianeti è anche l'impronta ecologica dell'Italia. Lo rileva il Living Planet Report 2014. Nella poco lusinghiera classifica dell'impronta ecologica dei paesi Ue, si piazzano nella top five Danimarca e Belgio (entrambe con un'impronta ecologica pari a 4,3, cioè il numero di pianeti che servirebbero per mantenere il tenore di vita di questi Paesi), Svezia (3,7), Olanda (3,6) e Irlanda (3,2). L'Italia si ferma a 2,6, ma significa comunque che consumiamo più del doppio delle risorse naturali che il Pianeta è in grado di fornire. L'impronta di carbonio dell'Europa costituisce quasi il 50% della sua impronta ecologica totale, a causa dell'uso di combustibili fossili come carbone, petrolio e gas naturale. Le emissioni globali di anidride carbonica, principale causa del riscaldamento globale, incidono già negativamente sulla biodiversità del pianeta e sulla sua biocapacità inficiando il benessere umano, con particolare riguardo al cibo e all'acqua. Secondo il Wwf, però le soluzioni sono a portata di mano. Il Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles il 23 e 24 ottobre vedrà i capi di Stato e di governo decidere sul pacchetto Clima ed energia dell'Ue fino al 2030; mentre a livello globale, la Conferenza delle Parti della Convenzione sui Cambiamenti Climatici Onu che avrà luogo a Lima a dicembre e quella di Parigi nel 2015, costituiranno la sede per chiudere l'accordo globale per contenere gli effetti pericolosi del riscaldamento globale. Il Wwf si dice preoccupato che l'ambiente sia stato declassato nelle nuove proposte della Commissione Europea. "Crediamo - fa sapere l'associazione - che un'agenda ambientale lungimirante e innovativa debba comprendere la green economy e i green jobs così come i legami tra ambiente, sviluppo, cambiamento climatico, politica estera e sicurezza". "Ancor peggio di questo crediamo che l'ambiente sia stato retrocesso con queste nuove proposte. Il mandato ambientale con le direttive Uccelli e Habitat sta chiaramente andando nella direzione della deregolamentazione, e quindi la strategia dell'Ue sulla biodiversità fortemente minacciata".