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Italia invasa dal cemento, a rischio il 44% del territorio

Roma, 23 set. (Adnkronos) - Dagli anni '70 ad oggi, in Italia, è stata coperta da cemento una superficie equivalente a Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna messe insieme. Eppure, nel nostro Paese, il 44% del territorio è a rischio sismico potenzialmente elevato, pari al 36% dei Comuni, con 21,8 milioni di persone coinvolte e 5,5 milioni di edifici a rischio. Lo scenario è stato tracciato da Silvio Seno, ordinario di Geologia presso l'Università di Pavia e Responsabile della 'Settimana del Pianeta Terra', nel corso della presentazione della grande manifestazione sullo stato del territorio italiano che si terrà in tutta la penisola dal 12 al 19 ottobre prossimi e organizzata dalla Federazione Italiana Scienze della Terra. Ma l'Italia non è soggetta solo al rischio sismisco. Le colate di cemento incrementano infatti anche le conseguenze di frane e alluvioni, amplificando il rischio idrogeologico che coinvolge circa 29.500 chilometri quadrati del nostro Paese, pari al 10% della superficie, con l'89% dei comuni e 5,8 milioni di persone coinvolti, ha riferito Seno nel corso della conferenza stampa cui ha preso parte anche il Vice Presidente della Camera, Luigi Di Maio. "Il conto complessivo dei danni provocati in Italia da terremoti frane e alluvioni, dal 1944 al 2011 è pari a 242,5 miliardi di euro, circa 3,5 miliardi di euro l'anno, di cui il 73% riguarda i terremoti, il 25% il dissesto idrogeologico" ha riferito ancora Seno. "Dal 2010 ad oggi si stimano costi per 20,5 miliardi di euro di cui 13,3 solo per il terremoto in Emilia Romagna" ha rimarcato il geologo. Seno ha quindi sottolineato che le grandi ricchezze dell'Italia "sono un vero museo naturale di straordinaria bellezza e ricchezza geologica che -ha detto- scopriremo insieme proprio nel corso della 'Settimana del Pianeta Terra'".