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Erbe spontanee protagoniste a tavola, alla scoperta della fitoalimurgia

(AdnKronos) - Fitoalimurgia: un termine dotto che rispolvera antiche conoscenze e tradizioni, quelle dell'uso alimentare delle erbe spontanee a tavola. Amaranto, ortica, papavero, pratoline e rovo che si scrollano di dosso i termini dispregiativi "piante infestanti" o "erbacce" e dai prati arrivano in cucina per riscoprire il piacere e le virtù di una cucina "selvatica" e a km zero. Molte sono ricche di ferro, la menta ne contiene tre volte più degli spinaci; altre ricche di calcio (come piantaggine, amaranto, e ortica), altre di antiossidanti (erba cipollina, parietaria e falsa ortica). E con la riscoperta della fitoalimurgia, alcune si sono anche guadagnate il termine più in voga di "superfood", come la portulaca che contiene acido alfalinolenico, un acido grasso della famosa serie omega3. Inoltre è molto ricca di vitamina C e beta-carotene, antiossidanti e minerali come ferro, magnesio, calcio, potassio e manganese. La spesa in questo caso si fa nei prati spontanei, nei parchi urbani, lungo i cigli delle strade e dei marciapiedi. Alla porcellana (per un'ottima insalata greca) bastano un frammento di terra e l'umidità cittadina per germogliare e crescere tra il marciapiede e le case; la parietaria (da provare ripassata ma anche nei ripieni) aggetta generosa dai muri. "Certo, meglio fare scorta in campagna, magari in una zona dove l'agricoltura biologica o meglio ancora dove l'approccio sinergico o naturale imperano. Se fate parte di un Gas e avete un rapporto diretto con il vostro produttore di frutta e verdura, potete mettervi d'accordo con lui: sarà ben felice se liberate i suoi campi da amaranto o farinello", spiega Annalisa Malerba che al tema ha dedicato un libro, "Erbe spontanee in tavola" (edizioni Sonda), primo ricettario fitoalimurgico in Italia. Nel libro tutte le ricette per sperimentare la fitoalimurgia e tutte le indicazioni su come e dove trovare le erbe spontanee, per riconoscerle, raccoglierle nel modo giusto e quali le loro proprietà. Il momento giusto per testare la nuova tendenza è proprio questo, perché l'autunno è una stagione propizia, con settembre e ottobre che regalano a queste piante una seconda primavera, perché godono dell'umidità atmosferica e delle piogge.