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Il bouquet avvelenato, quando i fiori uccidono le api
(AdnKronos) - Viole, campanule e lavanda, dalia, narciso e rosmarino: fiori particolarmente attraenti per le api ma che in alcuni casi possono risultare fatali per gli impollinatori. Lo rileva il rapporto di Greenpeace "A toxic Eden" che riporta i risultati delle analisi eseguite su piante ornamentali provenienti da negozi di giardinaggio, supermercati e centri del fai da te in dieci Paesi europei. I campioni comprendono più di 35 varietà comuni di fiori come quelle citate ed ecco cosa è emerso: su un totale di 86 campioni analizzati, in 84 piante (97,6%) sono stati trovati residui di pesticidi e in 68 (79%) sono stati individuati pesticidi dannosi per le api. In quasi la metà dei campioni sono stati trovati residui dei tre insetticidi neonicotinoidi il cui uso è stato limitato nell'Unione europea per evitare gli impatti sulle api. Più precisamente, il 43% conteneva imidacloprid, l'8% il thiamethoxam, mentre il clothianidin è stato trovato nel 7% del totale, in alcuni casi in alte concentrazioni. I neonicotinoidi, ad esempio, sono insetticidi sistemici e dopo il trattamento si distribuiscono in tutti i tessuti della pianta: foglie, fiori, radici e steli per poi arrivare a contaminare polline e nettare (che sono il "veicolo" di contatto con gli impollinatori). Anche se il trattamento con neonicotinoidi avviene solo nei primi stadi della crescita di queste piante, esse sono poi vengono commercializzate e piantate in parchi, giardini e balconi. E non basta: nei campioni è stata rilevata anche una grande varietà di fungicidi, tra cui il Boscalid nel 44,2% dei campioni. Inoltre, in 12 delle 86 piante ornamentali analizzate (quindi nel 14% del campione) sono stati rilevati pesticidi non autorizzati nell'Ue, tra cui due tossici per le api.