Sostenibilita
Birra spillata in fusti di Pet riciclabili, 29% di Co2 in meno rispetto all'acciaio
Roma, 16 apr. - (Adnkronos) - La birra diventa sempre più green grazie ai fusti in Pet riciclabili. I dati, infatti, parlano chiaro: rispetto a quelli in acciaio tradizionali, i fusti in Pet riciclato tagliano le emissioni di Co2 del 29% e consumano il 20% in meno di energia, mentre rispetto alle bottiglie di vetro le emissioni si riducono del 49% e i consumi di energia del 41%. A rivoluzionare il campo delle bevande è Carlsberg Italia che con il progetto 'DraughtMaster - Innovazione e rivoluzione della birra alla spina' si aggiundica il premio Impresa Ambiente nella categoria miglior gestione. “La Carlsberg Italia - si legge nella motivazione - ha introdotto sul mercato un sistema che, con fusti in Pet riciclabili e senza utilizzo di Co2, consente di spillare una birra di qualità perfetta nel totale rispetto dell’ambiente. I benefici sono molteplici, tra cui: l’eccellente qualità, genuinità e naturalità della birra; la freschezza inalterata e garantita per oltre 31 giorni dall’apertura del fusto (rispetto ai 3/4 giorni del fusto tradizionale); il minor impatto ambientale certificato Epd (Environmental Product Declaration) pari a -29% di emissioni Co2 per ettolitro prodotto rispetto al fusto in acciaio”. Basti pensare che se Carlsberg Italia sostituisse tutti i suoi fusti in acciaio tradizionali con il nuovo sistema di spillatura si otterebbe un risparmio di Co2 equivalente a circa 171mila alberi. Dall’analisi dei volumi di birra venduti nel 2012 emerge che le bottiglie in vetro rimangono il materiale principalmente utilizzato (65%), ma si evidenzia la significativa crescita dei volumi venduti tramite fusti in Pet (tecnologia DraughtMaster), quasi raddoppiata, che guadagnano quota rispetto ai fusti in acciaio e lattine. Guardando al'ambiente questo si traduce in un risparmio di 3.575.756 kg di Co2, il corrispondente una superficie coltivata ad alberi pari a 486 campi da calcio, oppure 125.245 viaggi in treno Milano-Roma.