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Ebiterme, formazione mirata in 2° progetto ricerca sul termale

AdnKronos

Roma, 31 ott. (Labitalia) - Presentato oggi, a Roma, il 'Secondo Progetto integrato di ricerca sul settore termale', svolto da Ebiterme, l’Ente bilaterale nazionale delle terme costituito da Federterme Confindustria, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs. Il progetto amplia l’analogo studio avviato con la precedente edizione e fornisce un importante aggiornamento sull’andamento congiunturale del comparto termale, con un focus particolare sulle dinamiche imprenditoriali e occupazionali, sul loro approccio alle sfide della formazione e sulle potenzialità e prospettive della figura dell’operatore termale. Quella di oggi è stata anche l’occasione per un confronto di idee e valutazioni e per delineare un quadro dettagliato e rigoroso del settore e del panorama complessivo, con la finalità di far emergere proposte concrete utili a configurare iniziative e progetti condivisi del sistema termale italiano, in particolare per gli aspetti sanitari e di turismo del benessere termale. Al riguardo, il presidente di Ebiterme, Aldo Ferruzzi, si è detto: “particolarmente soddisfatto del lavoro fatto dall’Ente bilaterale". "Lo studio, infatti, in continuità con quanto già avviato con il primo progetto di ricerca, consente di acquisire strumenti e informazioni particolarmente utili a rafforzare la policy di settore, di conoscere in modo completo e aggiornato i dati e le dinamiche del termalismo, in termini imprenditoriali e in particolar modo occupazionali, e confrontarli con quelli già raccolti nella precedente analoga analisi”, ha aggiunto. La vicepresidente, Ivana Veronese, ha rimarcato che “l’arricchimento del lavoro già avviato con il Primo progetto di ricerca, aggiornando e ampliando sia il quadro comparato della qualifica di operatore termale delle Regioni italiane che il confronto con le qualifiche analoghe dei Paesi europei più prossimi e concorrenti, offre spunti di riflessione utili per tutti i soggetti attivi nel termalismo, per la partecipazione a una migliore regolamentazione a tutela e sviluppo del settore e dell’occupazione”. Per l'esperto Nicola Quirino, “quella occupazionale è la nuova sfida del settore termale, chiamato a realizzare nei prossimi anni un ricambio generazionale che dia spazio a giovani motivati, portatori di nuove competenze, utili a supportare la crescita del settore”. Per il Project Manager, Roberto Vegnuti, “il 'Secondo Progetto integrato di ricerca del settore termale' indica che le terme, per crescere, hanno investito su informatica e digitalizzazione dei processi aziendali (+28% dal 2015 al 2018) e sul marketing e comunicazione (+ 14% dal 2015 al 2018)".