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Fist Cisl: "Bene trattamenti pensionistici per giovani al centro confronto"
Roma, 22 nov. (Labitalia) - "E' positivo che il confronto governo-sindacati abbia individuato tra le priorità l'avvio della discussione sulla sostenibilità sociale dei trattamenti pensionistici destinati alle giovani generazioni, è giusto porsi come obiettivo la necessità di assicurare l'adeguatezza delle pensioni medio-basse nel regime contributivo come anche favorire lo sviluppo della previdenza complementare nel settore privato, con un confronto aperto anche alle organizzazioni dei datori di lavoro". Così Pierangelo Raineri, segretario generale della Fist, la federazione del terziario aderente alla Cisl nata dall'accorpamento delle federazioni cisline del commercio, turismo e servizi e del lavoro atipico, autonomo e somministrato Fisascat e Felsa, ha commentato, a margine dei lavori del consiglio generale di categoria, la proposta presentata dal governo ai sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil. All'assise ha preso parte il segretario confederale Cisl Andrea Cuccello. "Ora sarà necessario divulgare nei luoghi di lavoro il documento di sintesi del confronto con il governo su pensioni e previdenza che ha accolto molte delle richieste del movimento sindacale e della Cisl", ha commentato il sindacalista. Un punto nevralgico, quello connesso agli aspetti pensionistici e previdenziali, per un sindacato come la Fist che si pone tra gli obiettivi la definizione di una contrattazione di frontiera per favorire l'occupabilità dei giovani e per estendere le tutele previste per il lavoro dipendente ai lavoratori autonomi, atipici e somministrati, in crescita nel settore del terziario e dei servizi. "Il terziario si conferma comparto prevalente dell'economia italiana, tuttavia all'aumento del fatturato e dei livelli occupazionali nel settore non corrisponde la crescita della produttività e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei livelli retributivi e la crescita della produttività", ha stigmatizzato il sindacalista commentando gli ultimi dati diffusi dall'Istat. "E' urgente contrastare la precarietà del lavoro, e per farlo è necessario ripristinare il ruolo della contrattazione collettiva rinnovando i contratti nazionali e favorendo lo sviluppo del confronto decentrato", ha sottolineato ancora Raineri. "Nell'era dell'innovazione tecnologica e delle piattaforme digitali -ha concluso- la vera sfida sarà ricondurre i rapporti di lavoro individuali proprio nell'ambito di una contrattazione collettiva che sappia riconoscere e tutelare le nuove professionalità".