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Metalmeccanici: sindacati, stop trattativa, 20 aprile sciopero di 4 ore

Roma, 24 mar. (Labitalia) - Stop al rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Contro la proposta di Federmeccanica che vorrebbe istituire un salario minimo di garanzia sopra il quale non erogare aumenti retributivi, Fim, Fiom e Uilm, ricompattati nel corso del negoziato, hanno deciso di proclamare uno sciopero di 4 ore il 20 aprile prossimo. La decisione è arrivata al termine dell'incontro con il presidente di Federmeccanica, Fabio Storchi e il presidente di Assistal, Angelo Carlini, incontro che sul salario non ha registrato, per le tute blu di Cgil, Cisl e Uil, "nessun passo avanti". Sindacati e industriali, comunque, ribadiscono la disponibilità a proseguire il confronto anche se per il momento nessuna data è stata calendarizzata. "Effettivamente -spiega Fabio Storchi, presidente di Federmeccanica- oggi non abbiamo fatto grandi passi avanti. Il salario resta lo scoglio che ci divide dai sindacati ma abbiamo anche riconfermato il nostro impegno a proseguire il confronto. Non ci alzeremo dal tavolo fino ad una conclusione positiva della vertenza". "La nostra resta una proposta di rinnovamento. Non giudichiamo lo sciopero che attiene all'autonomia dei sindacati ma siamo convinti che con il dialogo e la pazienza riusciremo ad ottenere un risultato. Abbiamo la determinazione di portare a casa la nostra proposta anche se, al momento, è difficile definire i tempi", ha aggiunto. "Le 4 ore di sciopero -chiarisce il leader Uilm, Rocco Palombella- decise per il 20 aprile prossimo saranno la prima risposta dei lavoratori al salario minimo di garanzia e alla filosofiia che c'è dietro la proposta di Federmeccanica. L'incontro è stato deludente, non c'è stato nessun passo avanti, non ci siamo mai illusi ma è stato necessario così come con lo sciopero contiamo di fargli cambiare idea". "Abbiamo constatato -avverte- l'impossibilità di andare avanti nella trattativa e, ancora oggi, nessuna volontà di capire le nostre preoccupazioni sulla impossibilità per i sindacati di firmare un rinnovo di cui beneficerà un numero ristrettissimo di persone, forse il 3%", prosegue ricordando come siano stati già calendarizzati gli attivi regionali e un ciclo di assemblee nei luoghi di lavoro per 'consultare' i lavoratori sul negoziato. La Uilm, comunque, come anche la Fim e la Fiom, resteranno comunque al tavolo di trattativa che riprenderà anche se al momento non c'è nessuna data concordata; in agenda per il 30 marzo solo una riunione tecnica del comitato di riforma sull'inquadramento.