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Sileoni (Fabi): riforma delle Bcc sia resa nota prima possibile
Roma, 21 dic. (Labitalia) - "Mi auguro che la riforma delle Banche di credito cooperativo (Bcc) sia resa nota il prima possibile e mi auguro anche che venga salvaguardata la storica autonomia di Trento e Bolzano". Così Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sindacato dei lavoratori del credito, commenta con Labitalia le parole del premier Matteo Renzi che ieri ha annunciato una riforma delle banche del credito cooperativo. "Mi auguro -aggiunge Sileoni- che l'autoriforma sia il primo passo concreto per poter rinnovare il contratto nazionale di lavoro di 36.000 lavoratori scaduto da molto tempo e per il quale i lavoratori hanno già fatto sciopero". Per Sileoni, la riforma delle Bcc deve essere anche l'occasione "di un ricambio di almeno una parte del gruppo dirigente, fermo su posizioni medioevali e risorgimentali, soprattutto rispetto alla incomprensibile chiusura assunta nei confronti del rinnovo del contratto". "Il lavoro di mediazione fatto dal presidente di Federcasse, Alessandro Azzi, è stato fondamentale -osserva Sileoni- ma lo stesso Azzi dovrebbe capire che non ci può essere un futuro per le Bcc con un atteggiamento così intransigente e avaro rispetto alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici". "Condivido con Renzi -prosegue il leader della Fabi- il fatto che ci debba essere un rinnovamento tecnologico ma anche di mentalità, verso un settore come quello delle Bcc. Settore che è vero che ha dato stabilità al sistema bancario -avverte Sileoni- ma che è anche molto litigioso al suo interno". Insomma, riassume Sileoni, "a parole tutti hanno a cuore il futuro del settore Bcc ma in pochi hanno una visione generosa e politicamente strategica perchè sono eccessivamente attaccati a ruoli e poltrone". "La conferma di Azzi alla presidenza di Federcasse per il prossimo triennio va nella direzione giusta -conclude Sileoni- perchè Azzi è uno dei pochi che riesce a mettere insieme un'ampia visione politica e un concreto cambio di passo".