Vergogne
Giuseppe Posillico, il dipendente che denuncia la Rai: "Pagate con soldi pubblici per non lavorare"
Pagato per girarsi i pollici. Ovviamente con soldi dei contribuenti. "Dal 2001 entro ogni mattina in Rai, timbro il cartellino ma non lavoro. Sto per otto ore e mezza da solo, in un ufficio che ho attrezzato a mie spese con un computer e una tv. Per l’azienda e per i colleghi sono un fantasma". A parlare è Giuseppe Posillico, 58 anni. L'uomo racconta oggi su Il Messaggero la sua storia. "Ero capomacchinista, ora le fiction vengono appaltate a società esterne e non c’è stato alcun reinserimento professionale". "Prendo lo stipendio e mi giro i pollici tutto il giorno, è avvilente", spiega. Posillico si è lamentato presso i vertici aziendali, ma per adesso senza conseguenze. Racconta di aver scritto una nuova mail ai vertici e alla Vigilanza Rai per denunciare il caso. La Rai per ora non ha commentato.