Rai
Piero Angela, terremoto in tv. Va in onda in prima serata e ... Boom, così umilia il figlio Alberto
Al diavolo le malelingue, pronte a giurare che tra scienza e televisione non possa esistere alcun legame. Quel perfetto connubio di educazione e spettacolo, cui in tempi recenti s' è dato nome di infotainment, esiste. E, in barba al cinismo altrui, gode un' esistenza quanto mai prospera, di cui SuperQuark è la testimonianza più fulgida. Lo storico programma Rai, la cui ventitreesima stagione si è conclusa con la prima serata del mercoledì passato, fatto suo le competizioni estive, polverizzando nella gara allo share qualsivoglia forma di concorrenza. Ha superato la musica, annientato il calcio. E, ieri l' altro, vinto la competizione degli ascolti. SuperQuark, nel suo passaggio finale sugli schermi di RaiUno, ha totalizzato uno share pari al 15,96%, tenendo saldi sui divani 2 milioni 621 mila telespettatori. Il dato, che se parametrato ai numeri registrati nella stagione autunnale può apparire piuttosto misero, è invece sorprendente. Ché nella calura estiva, con la televisione trasformata in un' accozzaglia di repliche e i salotti deserti, il calo fisiologico dello share sembra destinato a risparmiare - sola - la trasmissione Rai. SuperQuark, che mercoledì sera ha avuto la meglio tra gli altri sulla sfida di Champions League Liverpool-Hoffenheim, Sissi - Il Destino di un' Imperatrice, Battiti Live e Matrimonio a prima vista, non ha vissuto questa settimana un improvviso momento di gloria. L' estate, tutta, l' ha dominata. E, con l' ultima puntata, ha confermato quel che nell' aria aleggiava da tempo. La ventitreesima stagione, il cui ascolto medio è stato pari al 15,8% di share (2,7 milioni di spettatori), è la più vista degli ultimi cinque anni. Nonostante il caldo, le vacanze, il torpore estivo dal quale - unico - Piero Angela è in grado di destare gli italiani. «Grazie a Piero Angela, icona del servizio pubblico e maestro della divulgazione», ha dichiarato ieri il direttore di rete Andrea Fabiano, tessendo le lodi dell' intera squadra per quel che ha definito «un risultato eccellente». Un risultato che attesta l' eterna abilità del presentatore Rai, capace a 88 anni di dare la polvere in pasto ai colleghi più giovani, sbaragliandoli tutti. Alberto Angela, fenomeno della televisione dotta, compreso. di Claudia Casiraghi