Duello
Yamaha, situazione fuori controllo: Lorenzo replica a Rossi, il Dottore lo fulmina. Dopo le qualifiche finisce malissimo
Le qualifiche sorridono a Valentino Rossi: in Malesia strappa all'ultimo respiro la terza piazza, in prima fila, e si mette alle spalle Jorge Lorenzo, quarto (nelle prime due piazze le Honda di Dani Pedrosa e Marc Marquez). Sorride, il Dottore, perché ha ottenuto quello che voleva: "Sì, sono contento perché abbiamo lavorato bene. Stavolta ero pronto e sapevo di poter spingere. La qualifica è sempre importante, ma oggi lo è ancora di più perché ho preceduto Lorenzo". La polemica - Ma dopo il commento sulla prestazione, si torna alle violente polemiche che hanno terremotato il weekend. Tutto è iniziato con l'attacco di Rossi a Marquez, accusato di voler favorire Lorenzo nella corsa mondiale. Frasi che hanno innescato la piccata replica di entrambi i piloti, con Lorenzo che ha parlato di una "strategia" psicologica architettata dal Dottore. Ma Rossi non ci sta, e al termine delle qualifiche ribatte ancora, rendendo sempre più incendiario il duello in casa Yamaha: "Una strategia? Una strategia è pensata a tavolino, e parte da cose non vere. Invece io ho detto solo cose vere. Normale che Marquez rispondesse, da Lorenzo non me l'aspettavo. Comunque è normale - continua Rossi -, ci si gioca il Mondiale. Lui non sente la pressione? Beato lui, io un po' sì". Insomma, Rossi continua la sua battaglia psicologica, e dopo aver scosso la MotoGp con le prime, esplosive, dichiarazioni, rincara affermando senza giri di parole che Lorenzo non avrebbe dovuto inserirsi nella polemica. Un trucchetto psicologico, quello teso dal Vale. Resta da vedere se tra poche ore, in pista, quel "trucchetto" darà i risultati sperati.