Pechino

Vittorio Feltri: "La Cina diventerà simile a noi"

Lucia Esposito

Vittorio Feltri analizza la parabola della Cina. Nel sue editoriale di oggi su Il Giornale analizza il fenomeno del Dragone crersciuto vorticosamente negli ultimi anni e adesso in rapido declino. Cosa è successo? "La Cina comunista ha scoperto tardivamente il mercato e lo ha cavalcato, crescendo a dismisura, per oltre 20 anni. Ha raggiunto il diapason, dopo di che si è adagiata e adesso fatica a rimanere in quota. D' altronde, non è possibile ascendere fino in paradiso. Tutte le economie vanno su e giù. Pechino non fa eccezione". I provvedimenti del governo ex maosita, secondo l'editorialista del Giornale, sono solo dei palliativi che non colmano le perdite e le leggi del comunismo sono rigide ma non garantiscono la crescita. Feltri parla di una progressiva italianizzazione dei signori con gli occhi a mandorla. Perché ci somiglino del tutto manano Maurizio Landini e Susanna Camusso: "Quando l'avranno  andranno in malora alla velocità della luce. Se si doteranno di un welfare mastodontico e oneroso come il nostro, precipiteranno nella miseria, da cui sarà impossibile che riescano a risollevarsi". E l'Italia? Finora, nonostante le difficoltà, ci siamo salvati a differenza della Grecia. Ma la domanda resta ancora sospesa. Perché di mezzo c'è Matteo Renzi.