Salute

Feltri: "Vi racconto la mia disavventura con la prostata"

Matteo Legnani

Da giornalisti si scrive di tutto (se si ha la fortuna di farlo). Ma ci sono cose che si preferisce evitare, se non nelle riviste specializzate. Una di queste è la prostata, relativo cancro e relative visite per scongiurare che insorga. Son cose personali e private. Ma se c'è uno al quale piace rompere i tabù, quello è Vittorio Feltri. Il quale su Il Giornale ha scritto non di prostata o di esami, ma proprio della "sua" prostata e delle visite cui si è sottoposto di recente per scongiurare l'insorgere di problemi. facendolo con la solita crudezza accompagnata a un pizzico di cinismo e di self humor. "Si sa che il cancro più frequente negli uomini oltre la cinquantina è quello della prostata, una ghiandolina - dicono - che l'usura trasforma in fonte di sciagure, dall'impotenza in su. (...) Ccosicché ti decidi a prendere l'appuntamento con l'urologo. A me è capitata un'urologa. Lì per lì - scrive il fondatore di Libero - sono stato tentato di fuggire con un pretesto idiota: mi scusi, ho lasciato l'auto in divieto di sosta. Debole, come scusa. Sono rimasto immobile, rassegnato. La dottoressa, dopo un breve interrogatorio, mi ha fatto stendere sul lettino ingiungendomi di togliermi non solo i pantaloni, ma anche le mutande. Avete capito bene: mutande. E un uomo smutandato è ridicolo per definizione. Fosse finita qui. La gentile signora mi ha spalmato un unguento e mi ha letteralmente sodomizzato, senza neanche un bacio, un fiorellino. Mai provato tanto imbarazzo. Lei, invece, era a suo perfetto agio. Non finiva più di ispezionare. Si è limitata a dire che ce l'avevo un po' ipertrofica e che, per prudenza, sarebbe stata opportuna una biopsia. Trascorse 48 ore, mi presento all'ospedale. Tutto era già pronto. Solito sbiottamento, e avanti con la seconda terrificante sodomizzazione. Peggiore della prima. Ignoro quanti strumenti il medico donna abbia introdotto disinvoltamente - direi sadicamente - nel mio deretano umiliato e offeso. Ho avuto l'impressione che per arrivare al capolinea abbia usato anche uno scooter. Una settimana più tardi, il responso: negativo. Sollievo accompagnato da un impegno: d'ora in poi eviterò al mio didietro di subire un affronto del genere".