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Regionali, l'analisi di Vittorio Feltri: "Per Renzi non la vedo rosea. Salvini se corre da solo ammazza Berlusconi. Grillo ha fatto un miracolo"

Giulio Bucchi

"Non vedo un futuro roseo per Renzi. Il centrodestra da oggi è a guida Salvini. E Grillo ha fatto un miracolo". Il fondatore di Libero Vittorio Feltri, affida a Dagospia le sue analisi sulle elezioni regionali che hanno visto il Pd vincere 5-2 ma, contemporaneamente, il premier Matteo Renzi fortemente ridimensionato con sconfitte pesantissime in Veneto e soprattutto Liguria. "Lì ha preso uno schiaffone, che però si spiega con la rottura a sinistra e la candidatura di Pastorino. Insomma, è successo un bel casino. In parte me l'aspettavo". Secondo Feltri a fregare il premier è stato il suo "anno di governo con qualche pasticcio, dal Jobs Act alle misure monche sull'economia: "Ha esagerato con le presenze televisive e con le dichiarazioni sempre ottimistiche, che non hanno trovato riscontro nella realtà", spiega Feltri. Laddove il Pd ha vinto, come in Puglia, molto è dipeso dal candidato ("Emiliano è Emiliano, che ha grande visibilità ed è ritenuto credibile") ma molto anche al centrodestra diviso.  Cosa farà ora il premier? "La sua prima reazione è stata minacciosa, li caccio tutti. Ma non sarà facile fare operazioni del genere. Io credo che comincino a ballare i cerchioni anche a lui. Non vedo un futuro radioso per il presidente del Consiglio. Tuttavia rimane senza un avversario che possa sbancarlo e finché correrà da solo arriverà primo". "Salvini può ammazzare Silvio" - Il centrodestra in Puglia "ha fatto di tutto per perdere, con Fitto che ha provocato il disastro". Discorso opposto in Liguria, dove Toti ha stupito anche Feltri: "Il centrodestra dà l'impressione che se si ricompatta non è affatto morto come si pensava, ma rimettere insieme tutti i pezzi per le politiche sarà difficile. In ogni caso la Lega supera Forza Italia e sarà il nuovo perno del centrodestra. Ma resta l'incognita di cosa farà davvero Salvini: se corre da solo, per il partito di Berlusconi è finita". Applausi anche a Beppe Grillo e al Movimento 5 Stelle: "Evidentemente anche le critiche rivolte a loro non hanno sortito effetti negativi. Sono andati più in tv e meno in piazza e questo li ha aiutati". Le regionali? Contano poco - Di fondo, però, resta un'affluenza crollata al 52% (laddove si è votato anche per le Comunali, invece, è rimasta al 65%): "Non mi stupisce che la gente non vada a votare per le Regionali, perché si tratta di una operazione completamente inutile, come sono inutili le Regioni - affonda Feltri -. Sono enti dannosi, centri di spesa folli e hanno provocato disastri, specie dopo la modifica del Titolo V della Costituzione sul federalismo. In alcuni casi si sono rivelate anche discrete associazioni a delinquere. Quindi la percezione popolare è che sono poltronifici, che servono a dare un posto ai politici che non ce l’hanno fatta a livello nazionale, come le municipalizzate".