Il pilota
Fernando Alonso: "Sono un leone in gabbia ma vincerò"
"Tornerò campione con la McLaren: sono una persona felice, disposta ad aspettare". Fernando Alonso ne è convinto e nell'attesa si è fatto un giro - anzi otto - sulla McLaren che fu di Ayrton Senna. Quella McLaren era vincente, quella di oggi è in divenire: "Ma siamo un team in crescita. Siamo un gruppo di giovani che prima o poi diventerà adulto", spiega il pilota al Corriere della Sera. E a Jarno Trulli, suo ex compagno alla Renault, che sostiene che Alonso potrebbe non vincere più una gara risponde: "Tanti dei 22 piloti oggi in pista sono nella medesima situazione. E molti di loro, forse, non sperimenteranno mai il successo. Io sono stato fortunato ad avere auto competitive. Ora sono parte di un progetto basato su persone risolute a raggiungere il vertice. Se si vincerà, ci si congratulerà a vicenda; se si perderà, si lavorerà in modo ancora più duro per la volta successiva: questo è quello che mi è mancato negli ultimi anni". La Ferrari - Una frecciata alla Ferrari dove "lo scenario era diventato un po' triste e poi c'era la pressione di quando sei un pilota del Cavallino: anche se avevo il triplo di punti dei compagni, pareva che la mancanza di prestazione fosse sempre sulle mie spalle". E un'altra frecciata a Luca di Montezemolo (che aveva detto: Alonso era diventato cupo e senza fiducia): "Ero così cupo e negativo che volevano tenermi fino al 2019…". La decisione di lasciare Maranello: "Non avevo la certezza che avrei completato la mia sfida nei due anni di estensione del contratto che mi erano stati proposti. Questa alla McLaren, invece, è un'avventura piena di prospettive". Nessun rimpianto però: "Rifarei tutto quello che ho fatto in Ferrari", "una scuderia speciale, nel 2010 ho sperimentato un'amicizia straordinaria con tutti: la cultura spagnola e quella italiana sono vicine, mi sono sentito a casa. Se avessimo conquistato almeno un Mondiale, sarebbe cambiata la storia. Ma questo è ormai il passato". Il presente - Il presente invece è la McLaren: "Quando sei nelle condizioni di arrivare primo, puoi essere campione in una, due o più stagioni. Vincerò tra quattro anni? Se avessi la garanzia, firmerei subito e attenderei. Per ora devo solo lavorare sodo". Conclude Alonso: "Devo essere attento ai dettagli e soprattutto devo puntare a finire le gare. E' come se fossi in gabbia: ma quando l'auto sarà finalmente competitiva, la porta si aprirà e il leone uscirà. Sì, io un leone lo sono ancora".