Candidatura

Il ritorno di Boffo: scende in politica con Flavio Tosi

Eliana Giusto

Dino Boffo torna sulla scena. E lo fa scendendo in politica con Flavio Tosi. Si candida infatti per le regionali in Veneto nella lista di Area Popolare e al Corriere della Sera dice: "Torno con passo umile e molto entusiasmo sul territorio dove sono stato presidente di Azione Cattolica e direttore del settimanale cattolico, prima di andare a dirigere Avvenire". L'ex direttore del giornale dei vescovi, che lasciò dopo il finto scoop di Vittorio Feltri, spiega la sua scelta: "Ho ricevuto una richiesta convergente tra territorio e vertici dei partiti. L'ho letta come una sorta di chiamata civile e ora mi butto in un impegno che non voglio circoscrivere alla tornata elettorale ma tengo aperto. Vorrei fare l'animatore culturale e politico di questa area". L'obiettivo è  "contribuire a rimodellare lo scenario del centrodestra, che vuole star fuori dalle ventose vorticose dei due Mattei" e in questo senso il Veneto è il "luogo giusto, è il qui e ora della politica italiana: qui c'è la spaccatura della Lega anzitutto sui contenuti; qui si sta anche fatalmente prosciugando Forza Italia che non mi pare compattamente entusiasta di seguire Salvini e Zaia". Non ha più paura Boffo: "Da quella vicenda è nata l'espressione Metodo Boffo riferita a un certo modo di far fuori gli avversari con strumenti impropri in modo da inibirli. Sarebbe singolare venisse ora riapplicato ancora su di me. La decisione di impegnarmi in politica segue la sentenza del Tribunale di Napoli che ha condannato l'autore dell'accesso abusivo al casellario giudiziario, grazie al quale si confezionò un anonimo dispositivo che mi indusse a volontarie dimissioni da direttore di Avvenire". E con la Chiesa si è riconciliato: "Ci sono momenti in cui la Chiesa la si serve anche col silenzio, ed è quello che per ora ho scelto di fare". Ora Boffo vuole "andare avanti". E Tosi è la persona giusta con cui cominciare un progetto: "Prima l’ho seguito come cronista e mi avevano convinto lo stile, la sobrietà, le motivazioni che lo hanno portato in campo anche oltre Verona. L'ho incontrato e ho avuto la conferma che si tratta di una persona per bene e affidabile".