Il personaggio
Il leghista Marco Marcolin vuole diventare il sindaco di Agrigento
La città di Agrigento sta per essere leghizzata. Mangiando cannoli e melanzate è cresciuto l'appetito all'onorevole leghista Marco Marcolin, trevigiano già sindaco di Cornuda, che su La Stampa racconta quella che è partita come una vaga idea e sta diventado una realtà deflagrante: diventare sindaco della città di Angelino Alfano e portare avanti il grande progetto di "polverizzare l'Ncd". Pioniere - Non era ancora partita la campagna di conquista del Mezzogiorno con Noi Salvini, quando la scorsa estate Marcolin si è fatto tentare dalla proposta di amici agrigentini mentre era in vacanza in barca in Sicilia. Come un salvatore - "Sembrava uno scherzo" racconta finché non si è convinto ed è davvero sbarcato nella città oggi al centro dello scandalo per i gettoni di presenza dei consiglieri comunali in commissioni fantasma. Al suo arrivo ha trovato il consiglio blindato dalla polizia e Marcolin gongola davanti all'affetto inaspettato dei siciliani: "Mi urlano dalle finestre che mi voteranno". C'è anche un sondaggio di sicilia24h.it che lo vede in testa con il 39% di gradimento, davanti all'uomo di Alfano che qui poteva vantare una propria roccaforte. Indipendentista - Qualche avversario lo ha chiamato anche "polenta", ma sulla questione Nord-Sud Marcolin bolla tutto come "folklore" e ribadisce le sue idee federaliste declinate in siciliano: "Resto indipendentista" e citando Luigi Pirandello, agrigentino, dice "Nella vità incontrerai tante maschere e poche facce" e lui dice di metterci direttamente la faccia.