Capitale

Roma, la Metro C debutta: subito ferma per un guasto. Che figuraccia per Ignazio Marino

Giulio Bucchi

Che figuraccia per Ignazio Marino. La metro C da 6 miliardi di euro tanto attesa (era in programma da 20 anni) debutta con un flop: il primo convoglio, partito alle 5.30 da Centocelle, si è fermato per un guasto tecnico a quattro fermate del capolinea Pantano/Montecompatri (zona dei Castelli romani), con una sosta non prevista di 11 minuti alla stazione Due Leoni-Fontana Candida. Secondo i testimoni oculari i passeggeri (più giornalisti e addetti ai lavori che cittadini) sono stati fatti scendere dai vagoni e fatti salire sul treno successivo (frequenza di 12 minuti), mentre secondo Atac "non c'è stata alcuna interruzione nella corsa del primo treno partito, che si è fermato solo alcuni minuti per consentire la soluzione di un problema tecnico proprio per evitare limitazioni e completare la corsa. I passeggeri hanno raggiunto il capolinea senza bisogno di cambiare treno". Congratulazione ad @ignaziomarino per l'inaugurazione della #MetroC a #Roma. Tre fermate e passeggeri costretti a scendere per un guasto.— Andrea Di Sorte (@andreadisorte) 9 Novembre 2014 Weekend di gaffe - Al di là del giallo molto capitolino, resta la figura barbina del sindaco. Nei giorni dell'alluvione era a Milano (per un vertice con il premier Renzi, a cui si è aggiunto un pasto a sushi), quindi è tornato a Roma sia per controbattere alle accuse di 8 multe non pagate in centro storico con toni complottistici alla Watergate ("I dati della mia Panda sono stati manomessi") sia per inaugurare in pompa magna un'opera pubblica su cui ha messo il cappello senza avere effettive responsabilità. La beffa (o giustizia divina, secondo i suoi critici) era però dietro l'angolo.