Errori sulla Costituzione

Eugenio Scalfari ha una memoria che inizia a fare cilecca: ecco i suoi svarioni

michele deroma

Errori pesanti, quelli commessi da Eugenio Scalfari nell'ultimo editoriale scritto per Repubblica. Li sottolinea il Giornale: si tratta di svarioni sulla Costituzione pesanti che, consiglia il quotidiano, andrebbero eliminati "con un ripassino di diritto pubblico". Gli errori del giornalista - Scalfari ha scritto che per eleggere il presidente della Repubblica occorrono otto votazioni con maggioranza qualificata, e la nona con il 50,1% degli aventi diritto. Non è vero: dopo il terzo scrutinio, infatti, è sufficiente la maggioranza assoluta. E il fondatore di Repubblica scrive ancora: "L'articolo 18 sarà abolito per decreto non soggetto al visto del Parlamento". Anche questo è sbagliato: il parere parlamentare è previsto dalla legge, e quindi non può essere negato. Questo dopo il numero - anche questo errato - dei senatori di Forza Italia assenti alla discussione sul Jobs Act, 16 invece dei suoi 51. La memoria del giornalista novantenne sta perdendo colpi su colpi...