Dietro le quinte

L'indiscrezione sulle trame anti-Renzi: Ferruccio De Bortoli, Diego Della Valle e... la figlia di Massimo D'Alema

Gian Marco Crevatin

La figlia di Massimo D'Alema, Giulia, lavora da tre anni alla Tod's. Si occupa di Marketing & Events: fa la Specialist (dicitura angolofona ambigua) nella ditta marchigiana di proprietà di Diego della Valle nella sede americana di New York. Ora, al di là delle più bizzarre dietrologie, è un fatto che tutto l'antirenzismo radical (col mocassino) sia estremamente e strettamente collegato.  D'Alema, De Bortoli e Diego della Valle è lo scenario di un "dietro alle quinte" anti premier anche vagamente inedito, ma in ogni caso piuttosto sostanzioso. Alla faccia dello "stantio odore di massoneria" millantato in questi giorni, ma andiamo con ordine. Triplice alleanza - Era dall'intervento del 3 settembre all'Unità che non si sentiva parlare il Baffino, che già all'epoca aveva lamentato alcune scelte in politica internazionale, diciamo così, superficialotte: praticamente Renzi aveva eletto la Mogherini, e lui c'era rimasto male (niente Mr Pesc, sorry). Si arriva a qualche giorno fa, l'editoriale di Ferruccio De Bortoli lamenta improvvisamente uno stantio odore di massoneria: in un pezzo al vetriolo sul Corriere, il direttore se la prende con Matteo Renzi, che a suo dire lo convince poco e altre cosucce (leggi: stilettate) di questo tipo. Poi c'è Diego della Valle, da tempo in odor di "discesa in campo", mai innamorato del modus operandi renziano e che, da azionista del Corriere della Sera, di certo ha apprezzato l'editorialino al veleno. E infine c'è Giulia, Giulia D'Alema, sicuramente abile professionista e patita di Marketing & Events, a cui fa comodo che Tod's, Della Valle e papà Massimo vadano d'amore e d'accordo, almeno fino alla prossima alleanza.