Nuovi paradigmi
Alessandra Moretti, rivoluzione a sinistra: "La bellezza è un valore anche in politica"
A sinistra, mentre Matteo Renzi stordisce l'italico stivale con l'inesauribile sequela di promesse, si parla di bellezza. Argomentò tabù, fino a poco tempo fa. La vecchia guardia, capeggiata da Rosy Bindi, punta il dito affermando che "alcune ministre non sono state scelte solo perché brave, ma anche perché giovani e belle". Frecciata a Maria Elena Boschi, che ha risposto affermando che "è triste che la Bindi utilizzi gli stessi argomenti usati per anni contro di lei da Berlusconi e Forza Italia". Insomma, il corto-circuito è totale. E a complicare ulteriormente il quadro, ecco che scende in campo anche la "bella" Alessandra Moretti, eurodeputata del Pd, che intervista dal Corriere della Sera afferma senza peli sulla lingua: "La bellezza è un valore, anche in politica". Un parere simile a quello della Bindi, se non fosse che la Rosy-cona, quando parla di "bellezza in politica", non intende tanto un "valore" quanto una sorta di deriva populista. La rivoluzione copernicana - Ma torniamo alla Moretti. Le sue parole, per la sinistra, sono una sorta di rivoluzione copernicana: il tabù è rotto, nell'epoca di Matteo Renzi - sotto quest'aspetto molto simile al Cavaliere - l'aspetto fisico è un valore, un importante biglietto da visita. Vien da chiedersi cosa sarebbe successo se a rivendicare il primato del bell'aspetto fosse stata una politica di destra, ma questo è un quesito che, per ora, è destinato a restare senza risposta (semmai potete votare il nostro sondaggio). La Moretti - paparazzata quest'estate mentre baciava con passione Massimo Giletti - prosegue poi affermando che le copertine dei rotocalchi non dovrebbero essere dedicate soltanto alle ministre o deputate, ma anche ai maschietti, ai parlamentari insomma: "Capisco che al pubblico maschile faccia piacere vedere una bella ragazza in costume, ma immagino che il pubblico femminile sarebbe contento di vedere anche i politici nei loro momenti privati". La classifica di Ale - Il primato della bellezza, dunque, per la Moretti non è unicamente una prerogativa femminile. E dopo aver invocato la presenza (anche) degli uomini sulle copertine dei rotocalchi, la bella Alessandra si presta anche al gioco: chi è il più bello del Parlamento? La Moretti risponde, e snocciola le sue preferenze. "Matteo Richetti? Sì". E non solo: "Andrea Orlando è un ministro con fascino. Tra le colleghe - rivela - c'è chi ha notato il giovane Enzo Lattuca, poi sicuramente Francesco Laforgia è un bel ragazzo. Anche Fratoianni di Sel ha il suo seguito". Ma su Alessandro Di Battista, il pasionario grillino che vuole dialogare con i tagliagole dello Stato islamico, la Moretti non si sbilancia: "No comment".