Il dirigente attacca il giocatore

Pavel Nedved: "Ero furioso con Giorgio Chiellini, dopo il morso di Suarez si è comportato da bambino"

Andrea Tempestini

Alta tensione in casa-Juventus. L'addio di Antonio Conte dimostra che l'aria non è delle più distese, e forse il passo indietro dell'ormai ex mister bianconero potrebbe aver fatto "saltare" il proverbiale tappo. Succede infatti che, ora, alla Juve capiti anche che un dirigente critichi pubblicamente uno dei suoi giocatori. Nello specifico, si parla di Pavel Nedved che ha messo nel mirino Giorgio Chiellini. Pavel "furioso" con Giorgio - L'ex fuoriclasse ceco, infatti, ha giustificato l'addio di Conte (una brutta notizia, per lui) ma non ha giustificato invece il suo difensore. Si riferisce al celeberrimo episodio del morso di Suarez nel corso del match ai mondiali tra Italia e Uruguay. Nedved, membro del cda della Juve, intervistato dal quotidiano ceco Denìk Sport, ci va giù pesante: "Per certi versi Suarez lo capisco, ero un giocatore simile a lui, anche se certe cose non le approvo. Nonostante questo ero furioso per la reazione di Chiellini. Si è comportato come un bambino mostrando il morso all'arbitro". Una parziale riabilitazione per il difensore, però, arriva perché ha accettato le scuse dell'uruguagio: "Ha dimostrato la sua intelligenza parlando nei giorni successivi e chiedendo alla Fifa di accorciare la squalifica a Suarez". "Italia fuori? Bene così" - Nedved, poi, su Suarez aggiunge: "E' un grande giocatore, lo prenderei subito alla Juventus. Anzi, lo stavamo per prendere due anni fa e io ero d'accordissimo: è un cambione e basta". Infine una battuta anche sull'Italia e la umiliante spedizione in Brasile: "Non mi aspettavo che l'Italia uscisse così presto, anche se logicamente sono contento per la Juventus, perché così hanno potuto fare vacanze più lunghe e riposarsi".