Paradossi

Luis Suarez, "grazie" al morso a Chiellini guadagnerà 5,3 milioni senza muovere un dito

simone cerroni

Guadagnare 5,3 milioni di euro "grazie" a un morso? Guadagnare una cifra stratosferica "grazie" allo stesso sgagno e senza muovere un dito? In un certo senso è possibile. Ma procediamo con ordine. Iniziamo dalla festa rimandata al Camp Nou. I tifosi del Barcellona dovranno aspettare fine ottobre per applaudire e accogliere Luis Suarez. A rovinare la presentazione dell'attaccante uruguaiano, che si sarebbe dovuta tenere domani, è stata la Fifa che, tramite la sua portavoce, Delia Fischer, ha fatto sapere che finché Surez non avrà terminato i mesi di squalifica, rimediata dopo già citato morso a Giorgio Chiellini durante Italia-Uruguay, non potrà "nemmeno fare beneficenza su un campo da calcio. La sanzione tocca ogni aspetto della vita calcistica. Il giocatore, non può partecipare a nessun evento relazionato con il calcio, da nessuna parte". Il paradosso - Lontano dai campi da calcio che contano, primo fra tutti la Ciutat Esportiva Joan Gamper, dove i blaugrana si allenano. Una sorta di daspo: questa l'esemplare punizione per il "vampiro" uruguagio. Suarez, oltre che per le innegabili doti calcistiche, è conosciuto proprio per la sua scura fedina calcistico-penale. In totale, per i suoi morsi, ha collezionato 45 partite di squalifica (gli sgagni noti al grande pubblico sono tre, ai quali si somma un grave caso di razzismo). Ma arriviamo alla cronaca delle ultime settimane: il Barcellona lo ha pagato 81 milioni di euro (secondo altri addirittura 85 milioni). A questa cifra astronomica si aggiungono i 16 milioni di euro lordi l'anno che Suarez percepirà di ingaggio. Curioso il fatto che parte di questo stipendio, pari a 5,3 milioni, gli verrà pagato a fine ottobre, quando ancora l'uruguagio non potrà né giocare né allenarsi col gruppo. Insomma, il suo morso a Chiellini, come anticipato, gli è valso una pioggia di milioni senza dover neppure muovere un dito. Tutto però potrebbe cambiare se il Tribunale di arbitrato per lo sport (Tas) accettasse di ridurgli la pena, ma nessun ricorso ufficiale è stato ancora presentato.